di Francesca Nardi
Cara insegnante …immaginiamo insieme che la storia di ieri, abbia avuto un seguito e tu… cara dirigente?… abbiamo la presunzione di ritenere che tu non possa ignorare, quanto avviene nella tua scuola…Dove eravamo rimasti?, (LEGGI LA PRIMA LETTERA) tu cara insegnante… ricordi?, eri stata invitata a tornare indietro con la mente e con il cuore…al tempo in cui avevi 11 anni e ad immaginare di soffrire perché una delle tue insegnanti, in più di una occasione ti aveva mortificato davanti alle tue compagne…e continuiamo ad immaginare che tu, inoltre, dopo la cocente delusione subita, nel vedere le tue compagne salire sul pullman, per recarsi in visita al Museo, abbia atteso che qualcuno ti fornisse una spiegazione plausibile…che qualcuno ti dicesse perché eri stata esclusa…ammesso che esistano spiegazioni plausibili per l’esclusione di un bambino da una gita scolastica, programmata ed autorizzata… Immaginiamo che siano passate le ore e tu abbia atteso…e che la tua mamma abbia atteso con te, che qualcuno si degnasse di darvi una spiegazione, appena appena decente, a “motivazione” della vicenda incresciosa che tu avevi subito…Immaginiamo che nessuno abbia fornito uno straccio di spiegazione e che tutto sia ripreso come se nulla fosse successo…Cara insegnante dei nostri giorni, cosa avresti pensato se quella bambina di 11 anni fossi stata tu e questa incredibile ingiustizia fosse capitata a te?, e soprattutto… cosa avrebbe pensato la tua famiglia, della Scuola Media frequentata da sua figlia e di quei docenti, dai quali avrebbe dovuto assorbire il senso profondo della giustizia e dell’uguaglianza, i principi morali e civili a fondamento dell’esistenza e della convivenza?,…immaginiamo inoltre che, neppure la dirigente alla quale la nostra lettera è indirizzata per opportuna conoscenza, abbia considerato doveroso emettere anche solo un fiato, a sostegno dei diritti di una bambina di 11 anni…Una bambina di 11 anni mortificata, davanti ad una intera scolaresca!, riesci ad immaginarti in quelle vesti?, come avrebbe reagito la tua famiglia dinanzi al silenzio arrogante dell’insegnante e della dirigente?, prova ad immaginarlo, cara insegnante dei giorni nostri…e prova ad immaginarlo anche tu, cara dirigente dei giorni nostri…ma tu… taci?, e con te tace la dirigente a quanto pare…e allora… visto che, al vostro più che discutibile atteggiamento, si aggiunge l’arroganza, non abbiamo problemi a dichiarare quello che avremmo fatto noi, se fosse capitato ai nostri figli…Poiché l’istinto, laddove non viene controllato, trasforma l’essere umano in un essere bruto, avremmo faticosamente evitato di dar corso agli istinti, appunto, che avrebbero, sicuramente, suggerito la messa in scena di uno spettacolare “strascino” di insegnante e dirigente, la qual cosa ci avrebbe avvicinato agli esseri bruti…a quelli che non controllano gli istinti ed allora, molto ragionevolmente, ci saremmo semplicemente recati alla locale Stazione dei Carabinieri, avremmo preteso che intervenisse il Provveditorato agli Studi ed avremmo segnalato la vicenda al Ministero…che è esattamente ciò che speriamo faccia la famiglia di quei bambini che dovessero, eventualmente, correre il rischio di essere discriminati da qualche insegnante di una scuola casertana…
… e sarei andata in televisione
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