ROMA – “Lo Sblocca-Cantieri, testo varato ieri dal governo, rappresenta un’assoluta priorità per il rilancio economico del Paese. Naturalmente ora verrà affinato nei diversi passaggi parlamentari ma va indubbiamente nella giusta direzione, con obbiettivi raggiungibili e misurabili. Il Dl è composto da soli 5 articoli, uno dei quali, l’articolo 3, recepisce il disegno di legge a mia prima firma sulla semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche. L’articolo mira ad apportare diverse modifiche al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Dpr 380/2001)”.
Così, in una nota, il capogruppo in commissione Lavori Pubblici del Senato Agostino Santillo (M5s).
“Fino a ieri – specifica – per intervenire sulle strutture degli edifici esistenti o per realizzare nuove costruzioni nelle zone sismiche, oltre al titolo abitativo, occorreva depositare il progetto strutturale e, prima di iniziare i lavori, ottenere il rilascio dell’autorizzazione sismica da parte dell’ufficio tecnico regionale: il Genio civile, per intenderci. Questa procedura, molto farraginosa e dispendiosa, non considerava che le figure professionali, dal progettista al collaudatore, sono già in grado di garantire la bontà delle opere e l’incolumità e la sicurezza di persone e cose. Tra l’altro – prosegue – il Genio civile quasi mai ha al suo interno figure in grado di eseguire i controlli e dove rivolgersi ad esterni, con costi che lievitano e tempi che si allungano. A breve per gli interventi classificati come “minore rilevanza” e che non impattano sulla pubblica incolumità, i lavori potranno iniziare già solo dopo aver depositato il progetto allo Sportello unico; quindi, senza dover attendere il rilascio dell’autorizzazione sismica dal competente ufficio tecnico della Regione”.
Così, in una nota, il capogruppo in commissione Lavori Pubblici del Senato Agostino Santillo (M5s).
“Fino a ieri – specifica – per intervenire sulle strutture degli edifici esistenti o per realizzare nuove costruzioni nelle zone sismiche, oltre al titolo abitativo, occorreva depositare il progetto strutturale e, prima di iniziare i lavori, ottenere il rilascio dell’autorizzazione sismica da parte dell’ufficio tecnico regionale: il Genio civile, per intenderci. Questa procedura, molto farraginosa e dispendiosa, non considerava che le figure professionali, dal progettista al collaudatore, sono già in grado di garantire la bontà delle opere e l’incolumità e la sicurezza di persone e cose. Tra l’altro – prosegue – il Genio civile quasi mai ha al suo interno figure in grado di eseguire i controlli e dove rivolgersi ad esterni, con costi che lievitano e tempi che si allungano. A breve per gli interventi classificati come “minore rilevanza” e che non impattano sulla pubblica incolumità, i lavori potranno iniziare già solo dopo aver depositato il progetto allo Sportello unico; quindi, senza dover attendere il rilascio dell’autorizzazione sismica dal competente ufficio tecnico della Regione”.