Ma non sarebbe il caso di dare una controllatina alle scarpe, prima di avventurarsi impunemente lungo i perigliosi sentieri della dialettica e soprattutto del commento politico?, osservare e prendere atto della loro scalcinata coreografia…del rumore assordante che producono, in bilico tra lo sciocchezzaio e le prodigiose avanzate della spocchia “avvacante” trainata dal nulla…. ma davvero qualcuno crede che siano tutti in grado di elucubrare?, magari confondendo il diritto alla parola con la pretesa di essere credibili o ancor di più con la dispotica, volgare presunzione di rappresentare il verbo?, vero è che negli ultimi tempi è crollata miseramente la platea dei probabili interlocutori e si è registrata la pericolosa avanzata automatica delle quarte file, sempre più variegate, sempre più approssimative, sempre più lontane dall’armonia dei congiuntivi, sempre più “appezzottate” e caserecce, sempre più vicine ad una perniciosa automatica autoassoluzione…Assistiamo inerti alla scomparsa del pensiero politico ed alla pretesa di surrogarlo sui social…restiamo impietriti dinanzi al decollo dei giudizi bavosi e sbavati su chicchessia, che qualcuno, in odore di fedeltà sparsa e riciclata, distribuisce con una libertà di parola e movimento, legittimati esclusivamente dalla grassa ed ipocrita indolenza circostante…Provvediamo al recupero del pensiero “spiaggiato” nella terra di nessuno, se siamo ancora in tempo per farlo…e richiamiamo alle loro precise responsabilità politiche, soprattutto coloro che si divertono ad impastare strategie e vigliaccheria nell’ombra delegando al primo o alla prima che passa, tutto… tranne il tentativo in extremis di riuscire a copulare, almeno una volta, per continuare a credere di essere “qualcosa” che poi…non significa essere “qualcuno”…