DISTRETTI RURALI E AGROALIMENTARI DI QUALITÀ: INCONTRO CON IL GAL PER COGLIERE L’OPPORTUNITÀ

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Caianello 210319 manifesto web DISTRETTI RURALI E AGROALIMENTARI DI QUALITÀ: INCONTRO CON IL GAL PER COGLIERE LOPPORTUNITÀDistretti Agricoli, Rurali ed Agroalimentari di Qualità, il Gal Alto Casertano pronto a cogliere l’opportunità contenuta nella legge 20/2014 e nel recente regolamento di attuazione della Regione Campania. Giovedì 21 a Caianello confronto con sindaci, Coldiretti, CNA e Camera di Commercio Caserta e l’Associazione Nazionale Distretti Rurali, con le conclusioni affidate a Franco Alfieri.

Un incontro di approfondimento sul nuovo regolamento per il riconoscimento e la costituzione dei Distretti Rurale e dei Distretti Agroalimentari di qualità, emanato dalla Regione Campania in attuazione della legge regionale n. 20 dell’8 agosto 2014.

A promuoverlo il Gruppo di Azione Locale Alto Casertano che, per giovedì 21 marzo p.v., con inizio alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Caianello, ha chiamato a raccolta i sindaci dei 48 comuni dell’area Gal per un confronto sulle opportunità contenute nella norma regionale, cui parteciperanno i presidenti provinciali di Coldiretti, Manuel Lombardi, e di CNA, Francesco Geremia, ed i presidenti di Camera di Commercio Caserta, Tommaso De Simone, e dell’associazione nazionale Distretti Rurali, Matteo Guccione.

Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Enzo Perretta, saranno i saluti istituzionali del sindaco di Caianello, Marino Feroce, con l’introduzione al tema da parte del Presidente del Gal, Ercole De Cesare, e le conclusioni affidate al Consigliere del Presidente della Regione Campania per le Politiche Agricole e Forestali, Caccia, Pesca ed Aree interne, Franco Alfieri.

L’incontro si pone come primo approccio introduttivo alla tematica, grazie ai relatori che indicheranno le opportunità fornite dai Distretti Rurali ed Agroalimentari, e l’inizio della fase di ideazione e costituzione del Distretto di Qualità.
GAL Gruppo di Azione Locale “Consorzio Alto Casertano” – Reg. Trib. S. Maria C.V. (CE) n.13353/92 – Iscrizione CCIAA n.137626 – Cod.Fisc. 91005280614 Sede: Viale della Libertà n. 75 – 81016 Piedimonte Matese (Caserta) – Tel. +39 0823.785.869 e-mail: gal@altocasertano.it – http://www.altocasertano.it
Per distretti rurali (DIR) si intendono “sistemi produttivi locali caratterizzati da un’identità storica e territoriale omogenea che deriva dall’integrazione fra attività agricole e altre attività locali nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità e coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali”. I distretti agroalimentari di qualità (DAQ) sono, invece, “sistemi produttivi locali caratterizzati da una significativa presenza economica e da una interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa comunitaria o nazionale oppure da produzioni tradizionali o tipiche”.

“Il Gal, con la sua Strategia di Sviluppo Locale, è pronto a gettare le basi di una nuova sfida e cogliere al volo una importante opportunità messa in campo dalla Regione Campania, in coerenza con l’azione messa in campo negli ultimi venti e passa anni di animazione e stimolo del territorio dell’Alto Casertano”, dichiara il presidente Ercole De Cesare.

“Il territorio dell’Alto Casertano, nello spirito della cooperazione e della condivisione, avrà così la possibilità di dotarsi di un nuovo strumento per la valorizzazione sinergica delle numerose risorse ambientali, sociali, culturali, agroalimentari, turistiche messe a sistema e coordinate nella logica del “Distretto”, spiega Pietro Andrea Cappella, coordinatore del Gal.

Nel varare il Regolamento di attuazione, la Regione ha inteso mettere a disposizione dei sistemi locali, strumenti più incisivi per potenziare il contesto in cui operano e rafforzare la propria competitività, con l’obiettivo di dare slancio allo sviluppo dei territori e dell’agroalimentare.

I distretti rappresenteranno, difatti, anche uno strumento per consentire alla Regione di programmare, in maniera più efficace, le azioni che migliorino la competitività di uno specifico comparto dell’agroalimentare o di un territorio nel suo complesso, implementando così politiche ancora più incisive anche in vista della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali per lo sviluppo rurale.