NAPOLI – Oggi il consigliere regionale Gianpiero Zinzi replica al presidente della commissione Sanità Stefano Graziano che diceva: “confonde la continuità amministrativa e il lavoro amministrativo con la continuità dell’assistenza”
“Fa piacere – replica – che il presidente della Commissione regionale Sanità intervenga finalmente su una questione così importante come la garanzia della continuità terapeutica Aba per i bambini autistici, peccato che lo faccia in ritardo – dov`è stato in questi mesi? – ed a sproposito. Il bando a cui fa riferimento Graziano non ha come destinatari i piccoli pazienti, ma le strutture autorizzate alla somministrazione delle terapie con metodo A.B.A. Qui l`unico a confondersi è lui, ma confonde tra l`organizzazione del servizio per la scelta delle strutture ed i destinatari delle cure, i pazienti i cui interessi dovrebbero essere gli unici tutelati.La proroga delle terapie terminerà – come è noto – il 31 marzo.A conti fatti invece noi entro quella data, al massimo, avremo solo l`elenco dei soggetti privati partecipanti al bando le cui istanze dovranno poi essere valutate da una commissione. Nessun avviso pubblico, al momento, per i piccoli pazienti. Un ritardo evidente da parte dell`Asl Caserta che non è scusabile, neanche con l`arrampicata sugli specchi del collega Graziano. Tra l`altro la delibera pubblicata il 14 marzo, dedicata ancora e solo al Progetto 0-6 (ossia per 260 bambini che vanno prioritariamente da 0 a 6 anni), lascia senza risposta le altre domande presenti nella mia interrogazione: cosa è previsto per i 400 piccoli pazienti con trattamento in corso e per chi ha più di 6 anni? Ad oggi abbiamo in Campania una legge regionale sull`autismo impugnata dal governo Gentiloni e bocciata dalla Corte Costituzionale con sentenza 199/2018, mentre la Regione continua a prorogare a singhiozzo la terapia sperimentale riducendo di volta in volta i destinatari ed il campo applicazione. Il problema non è affatto superato, checché ne dica Graziano. Curioso poi che la risposta ad un`interrogazione scritta arrivi – peraltro a mezzo stampa – da un consigliere e non dalla Giunta. Due sono le cose: o il regolamento del Consiglio è stato riscritto completamente, oppure il collega è stato nominato Assessore e non lo sapevamo”.