– di Salvatore Zinno –
Si è tenuta ieri a Napoli, presso il Consiglio Regionale della Campania una audizione della settima commissione permanente consiliare, la commissione “Ambiente”, presieduta dal consigliere Gennaro Oliviero. Oggetto dell’audizione: le problematiche concernenti il Consorzio Aurunco di Bonifica di Sessa Aurunca. Momento fortemente voluto dai lavoratori dell’Ente, i quali tramite i loro sindacati di riferimento, hanno richiesto l’incontro alla settima e ottava commissione (Ambiente e Agricoltura ndr).
Per i lavoratori, questa audizione, rappresentava il punto di svolta per la loro mortificante situazione che oramai da oltre otto anni, li condanna all’incertezza lavorativa e alla nullità retributiva. Speranza andata vana, e vi spieghiamo il perché.
Il sessano Gennaro Oliviero, ha inteso convocare un qualificato parterre (escludendo i colleghi della ottava commissione Agricoltura – unica pienamente legittimata a disquisire dell’argomento consorzi di bonifica), pensando di poter “incastrare” i presenti e individuare specifiche responsabilità nel dramma del consorzio aurunco, invece parecchi si sono sfilati, a partire dal consulente del Governatore Franco Alfieri, poi il Direttore Generale per le politiche Agricole Filippo Diasco, l’assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, nonché tutti i consiglieri componenti la settima commissione (dei quali solo in due si sono presentati: Muscarà e Viglione M5S); già questo sarebbe bastato a far capire che non era aria di risolvere il problema, ma bisogna riconoscere che la tenacia non manca al politico di riferimento dell’area aurunca.
I lavori sono stati aperti dalle delegazioni sindacali di CISL e CGIL, le quali hanno chiesto da un lato certezze per i lavoratori e dall’altro una definitiva risoluzione del problema che prevede interventi radicali, così come proposto due anni fa; proposta che la politica regionale non volle applicare perdendo ulteriore tempo a danno dei lavoratori e del territorio.
Successivamente si sono aperte le schermaglie vere e proprie che hanno visto contrapposti, da un lato il commissario straordinario dell’Aurunco che risponde a Gennaro Oliviero e dall’altro lato il commissario straordinario del Consorzio Napoli e Volla, il quale attualmente ha competenza di gestione sul consorzio sessano. I due non hanno mascherato le personali differenze di vedute con il primo che rinfacciava al secondo una gestione diversa dai suoi desideri innescando la levata di scudi del secondo e dello staff del direzione politiche agricole presenti.
Ne abbiamo già parlato qualche giorno fa, e ci torniamo mal volentieri, ma è evidente che un commissario senza alcuna disponibilità finanziaria e senza alcun potere gestionale come l’Avv. Foglia, farebbe bene a trarre le proprie conclusioni ed abbandonare il campo invece di alimentare uno sterile dibattito che non porterà a nulla nell’economia del consorzio sessano; lo definimmo: commissario senza portafoglio.
Da par suo, il commissario Testa ha ben chiarito quali siano le sue responsabilità in questa faccenda, ovvero quelle di un datore di lavoro che pone innanzi ad ogni questione, il rispetto delle normative ed il benessere dei lavoratori – quelli che ci sono al momento. È stato spiegato che la condizione degli impianti è devastante e c’è bisogno di un enorme sforzo per rendere sicuri i luoghi di lavoro, quindi, ogni risorsa disponibile sarà impiegata in quel senso, per cui, di irrigazione e di assunzione di operai stagionali non se ne parla e non se ne parlerà nel breve periodo.
Questa condotta non è piaciuta alla delegazione di operai presenti in sala, i quali tramite il loro portavoce Roberto Ruotolo hanno chiesto, al loro referente politico Oliviero, le dimissioni di Testa o un suo allontanamento dalla gestione del consorzio aurunco, accusandolo di mancanza di considerazione per i lavoratori.
Nota di merito questa volta, va data ai consiglieri del M5Stelle, i quali hanno chiarito la loro contrarietà allo stanziamento di ulteriori somme in favore del consorzio Aurunco, perché andrebbero solo a beneficio dei creditori, sposando la tesi della soluzione già tracciata dalla legge regionale al riguardo dei consorzi in difficoltà.
Fin qui la cronaca di quanto detto, andando oltre invece si deve registrare l’ulteriore stop alle attività propagandistiche messe in campo da Gennaro Oliviero e dal suo entourage, per l’ennesima volta sulla pelle dei lavoratori del consorzio.
L’ansia di essere “social” a tutti i costi e di dover assolutamente fare propaganda di se stessi, questi politici nostrani non la vogliono proprio perdere; era il 28 dicembre del 2018, da pochi minuti si era conclusa la lunga sessione dei lavori che hanno visto il nascere della legge di stabilità regionale, ed ecco che il consigliere Oliviero pubblica sul proprio profilo facebook un post nel quale annuncia: “Appena approvata in Consiglio Regionale della Campania la Legge di Stabilità per il 2019 (quella che normalmente chiamiamo #Finanziaria),….Vado a spiegarvi: un ulteriore intervento per il Consorzio Aurunco Bonifica volto a consentire l’inizio di un percorso che rimetta in carreggiata l’Ente”. Concludendo con i classici Hashtag: “#TerritoriComeRisorsa #PassiamoAiFatti”.
Poche ore dopo il fedele sindaco di Sessa, Avv. Silvio Sasso, rilancia per devozione con un post che recita: “3 MILIONI di EURO dalla Regione Campania per il CONSORZIOAURUNCO di BONIFICA. Dopo l’Ospedale altro grande risultato per il nostro Territorio conseguito con l’impegno del Consigliere Oliviero. Nonostante da sempre più pochi invidiosi e sconfitti vengano attacchi, false notizie, maldicenze contro il Territorio, inutili esposti anonimi (perfettamente riconducibili), dall’azione congiunta dell’Amministrazione Comunale e del Consigliere Regionale stanno arrivando solo RISULTATI UTILI e POSITIVI. Per la verità con l’apprezzamento della stragrande maggioranza dei Cittadini giustamente attenta ai fatti concreti e non all’insoddisfazione personale di chi sogna vincite o ritorni. Passo dopo passo. Sempre un po’ più avanti”.
Questi post autocelebrativi, ovviamente erano conditi da una profusione di : “bravo…grande…top…sempre il meglio…” e via andare su questi toni, da parte dei soliti aficionados dell’entourage familiare e clientelare che seguono con tenacia i nostri eroi.
A questo punto, viste le risultanze della “salvifica audizione”, i chiarimenti offerti dai tecnici della regione sui fantomatici ed evaporati 3 milioni e la chiarezza con la quale il Commissario Giuseppe Testa si è detto indisponibile ad assumere alcun lavoratore senza la giusta copertura finanziaria, viene spontaneo ripetere il detto: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”!