SAN PRISCO, AMBIENTE: FORESTALE SEQUESTRA RIVENDITA ALL’INGROSSO DI LEGNAME E DI LEGNA DA ARDERE NON A NORMA

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FORESTALE SAN PRISCO, AMBIENTE: FORESTALE SEQUESTRA RIVENDITA ALLINGROSSO DI LEGNAME E DI LEGNA DA ARDERE NON A NORMASAN PRISCO – Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese (CE), nell’ambito dei servizi interforze di prevenzione e contrasto dei roghi di rifiuti e delle condotte illecite coordinati dalla Cabina di Regia costituita presso la Prefettura di Napoli, presieduta dal Vice Prefetto Gerlando Iorio “Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania”, coadiuvati da militari dell’Esercito Italiano del contingente “Operazione Strade Sicure” e da personale tecnico dell’ARPAC Dipartimento Provinciale di Caserta, hanno sottoposto a sequestro giudiziario una rivendita all’ingrosso di legname e di legna da ardere, sita in comune di San Prisco (CE), non rispettosa della normativa ambientale.

Infatti, nel corso dell’accertamento sono state infatti rilevate le seguenti violazioni connesse alla illecita gestione di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi:

  • su una prima area, dell’estensione di circa 1800 mq, destinata a lavorazione, taglio della legna e deposito pellets, è stato rinvenuto uno stoccaggio non autorizzato di diverse tipologie di materiali costituenti rifiuti speciali;
  • su una seconda area, dell’estensione di circa 1000 mq, retrostante la prima, anch’essa utilizzata per lo stoccaggio non autorizzato di diverse tipologie di materiali costituenti rifiuti speciali in stato di abbandono, posti alla rinfusa e miscelati tra loro, tra cui: tre motocarri ape, autocarri, mezzi agricoli, motori, cassette, telai, componenti meccaniche, ferro, pneumatici fuori uso, taniche, filato di ferro, traverse in cemento, due bicilette, un motorino.

Infine, nel corso della verifica, inoltre, non è risultato presente un sistema di raccolta e trattamento dei reflui delle acque di piazzale e che, pertanto, venivano scaricate direttamente su suolo nudo, integrando la fattispecie di reato di scarico di acque reflue industriali non autorizzato.