SESSA, LAVORI ALLA M2 DI SCHIAVONE, LA DENUNCIA DEI CITTADINI…

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(f.n.) – E riprendiamo dove abbiamo lasciato…ci eravamo fermati sul bordo di una denuncia presentata da 14 cittadini sessani, vicini di casa della Schiavone family…a proposito della concessione rilasciata alla M2 che come sappiamo è l’azienda di famiglia. Ma cosa c’è scritto nella segnalazione indirizzata al Sindaco Sasso, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, al comando Carabinieri di Sessa, al Commissariato di Polizia di Sessa e all’Istituto Case Popolari, proprietario delle palazzine confinanti con la proprietà Schiavone? I cittadini non si perdono i giri di parole e chiaramente scrivono che: “l’autorizzazione concessa alla M2 è per una pratica presentata nel 2014, che ha presentato sin da subito forti dubbi di legittimità, chiaramente superati oggi che la società ha due rappresentanti in consiglio comunale  (Massimo Schiavone e la dott.sa Zuccheroso ndr). Inoltre tali lavori sono iniziati senza l’apposizione di alcun cartello di cantiere. Tale struttura, che presuntivamente ospiterà una clinica di cura, nonostante l’incerta indicazione sull’autorizzazione SUP, sta sorgendo proprio adiacente alle nostre palazzine”. Così è riportato nella segnalazione dei cittadini, i quali allegano anche copia della determina del SUAP del comune di Sessa Aurunca a firma del signor Aldo Trabucco. A proposito del signor Trabucco, un dipendente comunale fino a pochi mesi fa distaccato (ma qualcuno si ostinava a preferire un altro verbo: “esiliato”) presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sessa Aurunca, che, pare sia rientrato in pompa magna e con importanti incarichi negli uffici comunali, cavalcando de facto, quella famosa crisi di governo cittadino, di cui abbiamo parlato nella puntata precedente. Secondo quanto riportato da qualcuno bene informato, pare che i cittadini firmatari dell’esposto, abbiano avuto anche un duro confronto con l’immarcescibile Ciro Marcigliano, consigliere comunale, persona di fiducia del consigliere regionale, nonché politico di riferimento del territorio sessano, onorevole Gennaro Oliviero, nonché consigliori/tutor del sindaco Sasso, anche se qualcuno preferisce riconoscergli il ruolo di balia asciutta. I cittadini, secondo i bene informati avrebbero rinfacciato loro di averli traditi in cambio della “gratitudine” degli Schiavone e li avrebbero diffidati dal presentarsi nuovamente a chiedere consensi alle prossime competizioni elettorali elezioni. Per la cronaca è appena il caso di sottolineare che il quartiere dove si sta svolgendo il “fatto” è stata la roccaforte elettorale del consigliere Marcigliano. Ma non finisce qui poiché aumentano le “curiosità” che sollecitano l’attenzione e la tengono inchiodata ai fatti, che sovente si svolgono ai bordi della percezione…quei fatti così bene orchestrati, da passare inosservati e soltanto quando la mente ed i sensi si allertano e l’ingegno “divampa”, diventano messaggi subliminali sì… ma percettibili! Ed un altro interrogativo prende origine, forma e sostanza, dalla costruzione della strada interna alla struttura della famiglia Schiavone. La strada in oggetto avrà uno sbocco sulla provinciale Sessa-Fasani, conosciuta come Via Raccomandata, quindi a pochi metri da quella che dovrebbe essere una nuova strada di collegamento con la provinciale stessa e la strada statale Appia…il tutto, ma soltanto incidentalmente e per un fatto del tutto casuale, dovrebbe costituire un considerevole beneficio viario alla M2. Ma cosa ci sarebbe di strano?, qualcuno potrebbe eccepire…bene proviamo a spiegarvelo…questa bretella di collegamento progettata e finanziata dalla Provincia di Caserta, del resto assolutamente inutile alla viabilità cittadina, a suo tempo, è stata fortemente voluta in chiusura di legislazione, dall’ex assessore provinciale Giuseppe Fusco, medico in pensione ex collega di Michele Schiavone nonché padre dell’assessore comunale “Abogados” Fausto Fusco, entrato anch’egli in Giunta in occasione della famosa crisi governativa di cui sopra…Il fatto che vi siano inoltre anche altri legami di parentela tra i Fusco e gli Schiavone non significa nulla,  ma non può certamente impedire al pensiero di analizzare, sostare e riflettere e fare comunque ciò che è nella sua funzione…Pensate a quanto sia meraviglioso il pensiero …Del resto quando si entra in politica o si è pronti ad accettare i “pensieri” altrui, oppure si evita di provocarli…i pensieri naturalmente…o no? Allora cosa c’è di strano?, Nulla, ma per carità!, anche se appare quanto meno “curioso” questo continuo intrecciarsi di competenze, parentele, amicizie e utilità che traducono questa vicenda in una sorta di “Dinasty” sessana in salsa pecoreccia, che porta incidentalmente benefici logistici ed opportunità economiche alla ditta Schiavone & co. Di fatto i lavori sono iniziati, ed il cantiere lo testimonia; come andrà a finire questa storia lo scopriremo solo vivendo con attenzione. Sarebbe comunque interessante conoscere fin da ora quanto sia costata la stabilità della sindacatura Sasso, se tutte le “cambiali politiche” elencate, sono servite effettivamente a quello scopo ma soprattutto se i cittadini sessani meritino queste brighe sotterranee da “Dinasty di quartiere” pur di avere un sindaco saldamente al comando dell’amministrazione. Hasta la suerte!