OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 32

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(f.n.) – Non finiremo mai di stupirci…eppure dovremmo! Superato lo sconcerto nell’apprendere che la direttrice sanitaria dell’Aorn, nonostante la sua posizione di presidente del Cio (Comitato Infezioni Ospedaliere), assieme ai suoi girls and boys, non aveva prodotto un sonoro “nulla”, in materia di infezioni e, sprofondando quindi, in sua vece, nel “mare magnum” dello scuorno, constatando che il “Piano Aziendale per la sorveglianza ed il controllo del rischio Legionellosi”, registrava la sua completa assenza di intenzioni, partecipazioni ed intenti, perché frutto del lavoro del datore di Lavoro architetto Virgilio Patitucci, non restava, a noi brutti, sporchi e cattivi, che approfondire la conoscenza in materia di “rischi”, con la lettura del Piano stesso… ahiahiahiahiahiahi… Ma…è proprio quando si considera necessario un approfondimento, che i famosi genietti misteriosi dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano, prendono corpo e sostanza e si danno da fare, per gettare nello sconforto quelli come noi…Distrazioni, omissioni, sparizioni…tutto assolutamente nella norma… Ripercorsa la delibera 121 del 7 febbraio, cerchiamo l’allegato …ma dell’allegato neppure l’ombra…cominciava quindi la solita giostra “dell’appare e scompare”, di cui abbiamo precisa contezza e a nostro danno…Ecco che… improvvisamente ricompare l’allegato e possiamo, finalmente, leggere il Piano ed avere conferma provata che la direttrice sanitaria, ma soprattutto il Cio, sui rischi della legionella,  non hanno inserito neppure una virgola, almeno “pe ffa vede”…Il Piano redatto dall’architetto Patitucci, in collaborazione con la Uoc Ingegneria ospedaliera, il Responsabile dei Servizi di prevenzione e protezione e l’Università, è minuziosamente articolato ed esaustivo, egregiamente redatto e ci chiediamo con quale coraggio, la direzione sanitaria, apra i battenti tutti i giorni, costando peraltro impunemente, al contribuente denaro sonante…  Nelle ultime pagine del Piano sono indicate inoltre, le competenze della Direzione Sanitaria in materia di prevenzione del rischio e da quali altre competenze tecniche la stessa, debba essere supportata…Ebbene …a parer nostro…dopo la salutare lettura da parte della direttrice sanitaria & co…non resterebbe altro da fare, se non gettarsi sotto alla scrivania e pregare che giunga presto la notte, onde potersi allontanare indisturbati e protetti dal buio…Ma quale vergogna?, noi ci illudiamo!…invece di andarsi a nascondere in blocco, tutti insieme appassionatamente, quelli che fanno finta di interessarsi alle infezioni da curricula,  qualcuno, in odore di blatta, ha fatto circolare la voce che il Datore di lavoro avrebbe messo la firma al lavoro di altri…A prescindere che riconosciamo lo stile “for o’ vic” che contraddistingue la strategia dell’inciucio ospedaliero “a ffa mal”, e che prima o poi si ritorcerà contro gli autori… noi che siamo brutti sporchi e cattivi, non abbiamo perduto l’occasione per indagare sui titoli dell’architetto Patitucci …esattamente come abbiamo indagato sui titoli di qualcuno che contrabbandando fischi per fiaschi, grazie a complicità di peso, oggi è primario…A quanto pare il Patitucci, nonostante abbia fortemente peccato nell’abbandono della vasca dei pesci rossi,  pare si fregi di un master in management sanitario con la professoressa Triassi, con  esperienza di sala operatoria e rianimazione…E noi… questo dovevamo sapere!, quindi lei, architetto… sa cosa significa infezione? E allora scusi… per quale motivo non si reca nella sede del Cio, non prende gentilmente per il colletto veneziano, gli attachés della signora Tetta “cheparlapure”, li incatasta in un banco di scuola ed insegna loro l’abc dell’infezione? E sulle infezioni “taciute, nascoste e negate” sarà opportuno aprire un capitolo…un bel capitolo in cui andremo a chiederci se per caso dietro al silenzio d all’ inciucio non ci sia qualcosa che somiglia al business…ma su questo avremo tempo per disquisire…Hasta el Domingo!