(f.n.) – I commenti dei lettori ai nostri articoli, sono sempre molto interessanti, soprattutto perché esortano ad approfondire alcuni aspetti, delle varie vicende trattate che, altrimenti verrebbero bypassati…ma… i commenti orientati al depistaggio risultano essere di gran lunga i più interessanti, oltre che i più intriganti… Alcune note “stonate” infatti, richiedono un doveroso approfondimento…Risulta quindi, addirittura obbligatorio, tornare ad interessarci dell’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direttore dell’Uoc Chirurgia dei Grossi Traumi, di cui abbiamo già parlato, pronosticando che il probabile vincitore, sarebbe stato, quasi sicuramente, il secondo classificato, cioè il dottor Alberto D’Agostino, mentre il primo classificato, dottor Mauro Andreana, sarebbe stato scavalcato, a discrezione del manager. E’ appena il caso di sottolineare che “è” nelle facoltà del manager, scegliere il secondo anziché il primo classificato…basandosi su un rapporto fiduciario indiscutibile, ma… non riteniamo sia nella facoltà di alcuno, ignorare l’eventuale assenza dei requisiti e delle competenze, richiesti in maniera specifica al candidato, quale “conditio” per la partecipazione…Pertanto la scelta sarà anche discrezionale, ma diventa “impugnabile” se a monte non si è tenuto conto delle eventuali carenze curriculari…viziando di conseguenza tutto il percorso, o no?. forse una “onesta” ripassata dei curricula, dei requisiti e delle competenze del dottor Mauro Andreana e del dottor Alberto D’Agostino, renderebbe la scelta del manager sicuramente ineccepibile, il tutto, naturalmente, andrebbe a favore dell’immagine, in questo momento assai sfocata dell’Aorn…Cela va sans dire che, se il vincitore del concorso, chiunque egli sia, non avrà i requisiti richiesti in maniera specifica, la scelta discrezionale diventerà una scelta clientelare, basata esclusivamente sul favoritismo ed assolutamente contraria ad ogni principio morale…e…visto che stiamo parlando di Chirurgia dei Grossi Traumi e non di “casatielli”, ancora una volta saremmo costretti a constatare, che del paziente non gliene importa un fico secco a nessuno…E…tanto per concludere…non se ne abbia a male il dottor Salzano De Luna se a nessuno di noi, potenziali pazienti, e quindi aventi il diritto sacrosanto di sperare in un Ospedale migliore, non frega appunto “un fico secco”, che il dottor Alberto D’Agostino, favorito doc di questa tornata, sia stato il suo aiuto o qualcosa di simile alla Clinica Mediterranea…Con gli amici si va mangiare la pizza…non si gioca a chi indovina prima la gravità del trauma! Hasta la suerte!