a cura di Dalia Coronato
Elvire Jouvet 40 è un testo ricavato direttamente dalle lezioni di scena di Louis Jouvet. Sette incontri durante il quale l’attrice Claudia, (intepretata da Petra Valentini), riprende un momento teatrale del Don Giovanni di Molière. La giovane allieva, sotto la guida del maestro Jouvet, impara l’arte della passione in scena. Sette lezioni tra regista e attori e un solo lungo momento in atto che si ripete in maniera sempre diversa: una donna irrompe nella casa del celebre seduttore per lasciarlo definitivamente alla propria condotta di vita smoderata.
Toni Servillo nei panni del regista Jouvet trasporta il pubblico dietro le quinte di uno spettacolo e invita alla dedizione e al sentimento. Il testo “Elvira”, tradotto da Guseppe Montesano e prodotto da Teatri Uniti, restituisce il senso di una un’azione drammatica che per molti, prima dello spettacolo, sarebbe stato semplicemente una rottura tra il peccato e la purezza.
Il dolore di Elvira, la consacrazione del suo gesto di fronte all’indifferenza dell’ amante, l’eleganza e la delicatezza di quelle mani sempre in avanti dopo il suo ingresso, sono il risultato delle parole di un regista che da maestro inesauribile è pronto a dipingere i diversi stati d’animo, prepara a spingere l’attrice Claudia ad oltrepassare sé stessa, rivoluzionando il modo di sentire il personaggio. “Per essere grandi attori ci vuole sentimento, è tutto lì, nel sentimento”, ripete Servillo-Jouvet, “senza trucchi di scena, né fuochi d’artificio”, ma solo esortazioni, descrizioni di emozioni, turbamenti, provocazioni che un grande attore deve essere capace di liberare dal proprio corpo per poter superare la quarta parete e trasmettere.
Se il genio non c’è, il pubblico si annoia. La platea osserva inerme le contraddizioni e le controindicazioni espresse dal maestro Jouvet e la complessità di un personaggio messo a nudo e poi re-interpretato, che siede al centro della scena e riprende a respirare soltanto alla fine di una prova, alla fine di un’epoca difficile celebrata con musica francese in sottofondo. E nonostante una scura Parigi degli anni ’40 senza bellezza, non mancano spazi come i teatri, luoghi generosi, di superamento dell’incertezza e di accoglienza.
Lo spettacolo sarà ancora in scena fino al 20 gennaio 2019 al teatro Bellini di Napoli .
Le date e gli orari:
venerdì 18 gennaio 2019 ore 21,00
sabato19 gennaio 2019 ore 19,00
domenica 20 gennaio 2019 ore 18,00