DECLASSAMENTO OSPEDALE, LA COMUNITÀ MONTANA DEL MATESE CONVOCA D’URGENZA I SINDACI DEL COMPRENSORIO

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PIEDIMONTA MATESE – SCUNCIO: AFFRONTEREMO LA QUESTIONE CON I SINDACI E GLI AMMINISTRATORI LOCALI E INDIVIDUEREMO IL PERCORSO PIÙ ADEGUATO ED EFFICACE PER TUTELARE IL NOSTRO OSPEDALE CHE VA POTENZIATO PIUTTOSTO CHE SOTTODIMENSIONATO IN TERMINI DI SERVIZI ED OFFERTA SANITARIA.

Vertice d’urgenza domani pomeriggio, lunedì, tra i sindaci matesini sulla decisione della Regione Campania di declassare l’ospedale civile “Ave GratiaPlena” di Piedimonte Matese.

Il presidente della Comunità Montana del Matese, Domenico Scuncio, ha chiamato a raccolta i primi cittadini dei comuni del comprensorio presso la sede del Parco Regionale dove, alle ore 17, le fasce tricolori discuteranno della scelta contenuta nel piano ospedaliero regionale di depotenziare il presidio ospedaliero matesino, che passerebbe da Dea di I livello a Psa, con la conseguente riduzione e trasformazione delle due Unità Operative Complesse di Ortopedia e Chirurgia Generale in Unità Operative Semplici a Valenza Dipartimentale.

Questi gli argomenti sul tavolo istituzionale che, raccogliendo anche alcune sollecitazioni in tal senso pervenute nelle ultime ore, il presidente Scuncio ha inteso convocare senza perdere tempo così da dare la possibilità agli amministratori locali di delineare la strategia da perseguire nei prossimi giorni per scongiurare l’ennesimo scippo ai danni del territorio dell’alto casertano.

“Con gli amici sindaci di tutti i comuni del Matese e dell’intero Alto Casertano ci confronteremo sulla problematica del declassamento dell’ospedale contenuto nel nuovo piano ospedaliero regionale e decideremo insieme il da farsi sotto il profilo istituzionale e politico.

Ritengo, infatti, che in questo momento il territorio debba far sentire forte e chiara la sua voce di assoluta contrarietà ad una decisione che penalizza il comprensorio interno e montano del Matese e la sua popolazione per favorire altri ospedali operanti in altre zone della Provincia, decisione alla quale siamo pronti ad opporci in ogni sede e con tutti i nostri mezzi a disposizione”, dichiara il capo dell’amministrazione comunitaria, Scuncio.