MA LA COLPA È TUTTA DEL SINDACO MARINO?

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Apperti, Bove e Ventre, non sono dei semplici consiglieri comunali, sono, o almeno sulla carta dovrebbero essere, i leader di quella che nel gergo comune viene definita “opposizione” (ma non è questo il caso), o meglio minoranza. Candidati al ruolo di sindaco, interpretano oggi e senza eccessivi clamori il “personaggio” del consigliere. In verità, in questo consiglio comunale non c’è nessuno che eccella in tale carica elettiva o che risulti degno di nota, ma da dei candidati a sindaco, sinceramente, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Un guizzo, un colpo di teatro, quel non so che … che li investa del ruolo dell’antagonista e non di semplice comparsa o di sparring partner … anzi forse lo sparring partner qualche cazzotto ogni tanto lo mette a segno, questi sembrano più dei sacchi da allenamento … immobili. Un’azione politica da encefalogramma piatto, dove un bip di tanto in tanto serve esclusivamente a rassicurarci che ogni tanto anche loro partecipano alla vita politica cittadina, ma così, senza stress, quando proprio non sono affaccendati in altre faccende. Intanto, a Caserta, nella totale tranquillità, sicuri di non essere disturbati da chicchessia, il sindaco, la sua giunta e i fidati consiglieri continuano a fare danni. Potremmo sembrare eccessivamente crudi e cattivi nel giudicare così il primo giro di boa dell’amministrazione targata Carlo Marino, ma purtroppo questa considerazione è comune e pubblica, basta farsi un giro in città e fermarsi ad ascoltare quanto hanno da dire i cittadini casertani sulla questione. Eppure, negli ultimi giorni abbiamo assistito a fatti che in altre città avrebbero dato vita ad azioni politiche eclatanti, tali da condizionare la tenuta dell’amministrazione, e invece niente, un silenzio assordante, tutti zitti, qualche post un fugace o un articoletto sempre sui soliti argomenti che fanno parte della consumata e trita e ritrita propaganda populista … ma nessuno ha affrontato con forza il fatto che il sindaco, dei dirigenti comunali, le loro abitazioni, gli uffici privati oltreché quelli di palazzo Castropignano, siano stati interessati da una importante azione investigativa messa in essere dalla DDA. Indagini importanti, che avrebbero dovuto istigare delle dimissioni di massa, a cominciare da quelle del primo cittadino, e di cui invece nessuno parla, c’è solo un incessante chiacchiericcio di fondo, gossipparo, dove si punta il dito … ma di nascosto, mentre si continua ad amministrare secondo un modus operandi collaudato, dove pochi sanno, e che si potrebbe definire a compartimenti stagni, e dove si racconta che qualche consigliere sia addirittura arrivato anche alle mani con un suo collega per far comprendere meglio le proprie “ragioni” … ma delle indagini in corso nessuno ne parla, a nessuno è venuto in mente di chiedere spiegazioni al sindaco in merito alla tempesta giudiziaria che ha investito il comune, di renderne conto alla città, e tanto meno il sindaco si è sentito in dovere di farlo … ma continua però a produrre inutili dirette sul web e a giochicchiare sui social per testare la sua popolarità ormai in caduta libera. In altri tempi, altri uomini e altre donne, si sarebbero incatenati sotto ai porticati del municipio, avrebbero occupato l’aula consiliare, avrebbero chiesto a gran voce le dimissioni … anziché impiegare il proprio tempo a spolverare la propria poltroncina a cui sono ormai affezionati e che sembra per alcuni, considerata la carriera ultra decennale, la stessa abbia preso la forma delle terga diventando così ancora più ergonomica; a questi eroi non resta che sperare che la pacchia duri il più possibile e magari diventare necessari in occasione dei bilanci, nel gioco dei numeri del voto, così da concretizzare la loro presenza in consiglio collezionando l’ulteriore prebenda. La politica è morta, ammazzata dall’antipolitica e dai parvenu senza storia e competenze, questi aspettano l’evoluzione degli eventi, incapaci di dominarli, attori di un’opera da tre soldi. Ebbene, per il bene della città, ci auguriamo che con il nuovo anno i consiglieri comunali reduci dalle abbuffate natalizie abbiano un rigurgito … ma di dignità, affinché si metta fine a quella che sarà ricordata come l’amministrazione comunale più disastrosa nella storia della città di Caserta.

Il Bagatto