VACCINI, D’ANNA (BIOLOGI): BASTA CHIACCHIERE, SCIENZIATI E ISTITUZIONI MOSTRINO LE ANALISI DELLA FARMACOVIGILANZA

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danna ddl vaccini 150x150 VACCINI, DANNA (BIOLOGI): BASTA CHIACCHIERE, SCIENZIATI E ISTITUZIONI MOSTRINO LE ANALISI DELLA FARMACOVIGILANZAROMA – “Basta chiacchiere e petizioni sui vaccini, scienziati ed istituzioni tirino fuori le analisi della farmacovigilanza e tranquillizzino la popolazione”. Lo chiede, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi. “Apprendo dalla stampa, almeno quella orientata verso l’ortodossia formale delle verità scientifiche non discutibili e né verificabili, che l’Ordine dei Biologi avrebbe commesso l’imprudenza di finanziare, ancorché in minima parte, una ricerca basata sul metodo dell’analisi genomica e chimica per accertare l’effettiva composizione dei vaccini in uso. Un accertamento che riguarda la sicurezza dei vaccini e non certo la loro efficacia sulla quale nessun biologo intende dubitare” prosegue D’Anna. “E tuttavia – aggiunge – si scomoda una parte dell’accademia italiana per confutare quel che ancora nessuno conosce, essendo stati anticipati solo alcuni aspetti di tali ricerche analitiche, tuttora in corso presso laboratori italiani non ancora resi noti ma dei quali i committenti hanno ricevuto regolare certificazione ed abilitazione. Un’esecrazione generale basata quindi sul ‘sentito dire’ che, com’è risaputo, è la peggiore forma di apprendimento”.
“Nel confermare la bontà dell’iniziativa scientifica sostenuta dall’ONB – aggiunge il presidente dei Biologi – formalmente e pubblicamente invito uno o più sottoscrittori del documento di censura ad esibire, ad horas, le analisi sui vaccini in uso così come prescritto dalla norma riguardante le autorizzazioni per l’immissione in commercio dei farmaci. Analisi che ovviamente non siano state esibite dagli stessi produttori o da laboratori accreditati finanziati da quegli stessi produttori”. Insomma, precisa il senatore “analisi che siano eseguite da quelle istituzioni pubbliche preposte al controllo di qualità ed alla farmacovigilanza prevista dalla legge”. “E’ un appello, conclude D’Anna “che spero vogliano raccogliere il presidente del Consiglio, il ministro della Salute e tutti quegli scienziati che, a vario titolo, hanno imprudentemente censurato quel che ancora non è noto né verificato”.