ASL, LA LEGGE PER QUALCUNO È SEMPRE… UN PO’ PIÙ UGUALE

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ASL CASERTA 150x150 ASL, LA LEGGE PER QUALCUNO È SEMPRE… UN PO PIÙ UGUALE
 

(f.n.) – Non avrà mai fine questa vergogna?, questo millantato perbenismo che nasconde una vera e propria cloaca gestionale massima?, dove sono andai a finire i diritti?, qualcuno all’interno dell’Asl di Caserta, osa ancora parlare di giustizia, di assistenza di diritti e di legalità? Chi osa ancora sostenere che il trattamento dei dipendenti all’interno dell’Asl è uguale per tutti?, sicuramente non è stato “uguale” per G.M., un infermiere professionale specializzato, assunto a tempo indeterminato in un Ospedale del Nord,  al qual è stato negato l’assenso al trasferimento in entrata, ovvero l’assunzione per una posizione vacante, attualmente ricoperta dallo stesso, nell’organico dell’Asl di Caserta. G.M. è padre di un ragazzo autistico ed ha inoltrato regolare domanda, secondo la normativa, al direttore generale dell’Asl di Caserta,  per evitare un trasferimento a Napoli che comporterebbe gravi disagi per la sua situazione familiare. La Sanità richiede un lasciapassare denominato “raccomandazione”, in altri termini se conosci qualcuno ce la fai…altrimenti ti attacchi al tram…ed anche quando conosci qualcuno di quelli che contano,  non è detto che questo qualcuno abbia voglia di sprecare le sue possibilità per fare un  favore a te o a qualcuno che ti ha manifestato la sua disperazione……ma una cosa è certa…quel qualcuno e tutti quei qualcuno che fanno i “giusti”, le possibilità le hanno ha eccome…Finché la Sanità sarà corrotta, le cose funzioneranno così…Abbiamo provato a segnalare il caso disperato di G.M., ma non siamo abbastanza importanti…la giustizia non lo è quasi mai…Va bene così…Ma… non si venga a dire “questa è la legge” perché la cosa fa davvero ridere. Dimostrate a coloro che vi guardano e che entrano ed escono dagli Ospedali, o ai genitori di ragazzi in difficoltà, come fate funzionare la legge…e noi staremo tutti zitti e saremo ben contenti di tacere.  La preghiera che noi abbiamo rivolto in nome e per conto di G.M. e del suo ragazzo non è andata a buon fine…noi restiamo dell’idea che il favore, (il dramma è proprio questo…si deve chiedere per favore ciò che spetta di diritto), è stato conservato per qualcun altro. Se la legge è uguale per tutti, tutti devono tacere e obbedire…ma se la legge è uguale soltanto per chi non ha santi in paradiso, allora qualcuno dovrà spiegare, per quale motivo cinque infermieri nel 2017, con la stessa dirigenza e senza aver vinto alcuna mobilità in Campania, sono stati trasferiti. G.M. ha chiesto ciò che altri colleghi hanno avuto ed a differenza di altri colleghi ha un figlio che deve essere costantemente assistito. Ma la “legge è la legge” e va rispettata… lo diremo al figlio di G.M….gli diremo che la legge è fredda e cinica ma deve essere rispettata…gli diremo che all’interno della Sanità e soprattutto dell’Asl di Caserta tutti rispettano la Legge…tutti…e quindi suo padre non può pretendere che si facciano eccezioni…Ci chiediamo a quale legge si faccia ricorso o quale norma si chiami in causa, quando all’interno della Sanità “de noautri” si spostano i figli dei potenti o si creano concorsi e progetti su misura…anche quella è legge non è così?

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