di Costantino Beltrami
Udite udite: zitti zitti, quatti quatti, l’onorevole Antonio del Monaco, il collaboratore Pasquale Onorato, il soprintendente Salvatore Buonomo, il prefetto di Caserta e il direttore dell’Archivio di Stato Raffaele Traettino, si sono riuniti d’urgenza in prefettura per l’Archivio di Stato di Caserta. Dunque: i legali della proprietaria della sede di Via Bersaglieri, hanno bloccato il trasferimento delle carte dalla sede “provvisoria” di Via Bersaglieri nella sede della Italarchivi di Pastorano. Siamo al disservizio completo, l’Archivio di Stato non esiste più, mentre il direttore Raffaele Traettino e i suoi collaboratori, vanno in giro a fare convegni in cui raccontano balle alla città, in compagnia di Sindaci, istituzioni ed altri paladini del bene comune. L’omertà che vige intorno a questa storia è davvero di stampo mafioso: questa estate, prima che l’ex Direttore Generale Archivi Gino Famiglietti, portasse l’intera biblioteca dell’Archivio a Benevento, aveva contattato gli enti di Caserta, a partire dal Sindaco avv. Carlo Marino, per chiedere ospitalità, ma ovviamente, tra “cumparielli” ci si copre. Il comune di Caserta ha detto no, insieme agli altri enti contattati. Ecco ricordatevi di queste cose, quando verranno a raccontarvi che pensano alla città e alla cultura, così come vi invitiamo a riflettere sul perché le pagine glamour dei quotidiani campani e casertani, si dimenticano di dirvi le cose come stanno! L’Archivio di Stato non fornisce alcun servizio: siamo alla paralisi totale. Niente libri, niente documenti, mentre il personale si gira i pollici, complici, volenti o indotti che siano, di questa vergognosa situazione. Di sindacati non abbiamo tracce. Non è finita: siccome è Natale, la Direzione Generale Archivi ha pensato bene di fare un regalino di 500.000 euro ad una ditta amica, di cui non è dato conoscere le generalità, per fare lavori inutili, nella sede dell’Archivio in Reggia. A dirigere il tutto è la veterana dei RUP architetta Daniela Fabiani, della Direzione generale Archivi, da 30 anni Rup dei lavori dell’Emiciclo, da 4 dei lavori di adeguamento in Reggia, da poco dei lavori per allestimento di una sala studio provvisoria nella sede definitiva dell’Archivio di Stato. Mentre si fanno i lavori in Reggia, non c ‘è uno straccio di documento in cui si dica chi è l’impresa chi il progettista, quali i lavori da eseguire. Nemmeno nel quarto mondo accade, ma a Caserta si! Intanto nemmeno le carte che la ex direttrice Luigia Grillo era riuscita a portare in Reggia sono consultabili. L’Archivio di Stato non esiste più, ma la solidale omertosa compiacenza di burocrati ed amministratori pubblici sopravvive. Un pensiero va agli honesti del M5S: la senatrice Moronese è sparita, forse in preda ad un vuoto di memoria, ha dimenticato tutta la vicenda per la quale si è battuta per anni, quando il marcio era il PD. Ora cara Senatrice è il M5S che copre l marcio. Non si sono alibi. Lei è stata invitata in Prefettura? Che ci faceva l’onorevole Del Monaco a confabulare con Traettino, Bonomo ed il Prefetto? Che fine ha fatto la difesa dei cittadini, la lotta agli sprechi e tutte quelle belle litanie. Una vergogna infinita, una corruzione trasversale, ramificata, potente. Legalità, onestà, cultura?