CASERTA – Nel pomeriggio odierno il presidente Giuseppe D’Agostino è stato ricevuto dal sindaco avv. Carlo Marino presso Palazzo Castropignano. In considerazione di quanto emerso nel corso del lungo confronto, il presidente ha voluto precisare: “Ho toccato con mano una grande disponibilità da parte del sindaco Carlo Marino. Non ha voluto neppure sfiorare l’argomento relativo ad un mio eventuale passo indietro, manifestandomi la sua stima ed il suo entusiasmo per il lavoro svolto da noi in questi anni. Riconoscendo come il calcio sia tornato ad essere un strumento capace di dare il giusto risalto a questo territorio. Questo non può che inorgoglirmi. Abbiamo parlato unicamente delle strutture, esponendomi il ventaglio delle soluzioni legate allo stadio ‘Pinto’, che potrebbe diventare finalmente un impianto all’altezza di questo capoluogo e delle nostre ambizioni. Nonchè delle strutture che permetterebbero alla Casertana di trovare finalmente una casa tutta propria. Programmi molto chiari, concretizzabili con un’imprescindibile sinergia tra Comune e Casertana, che presto illustreremo nel corso di una conferenza stampa congiunta. Era quello che in passato avevamo auspicato: creare i presupposti affinchè questa società potesse continuare e rafforzare i propri investimenti. La disponibilità al continuo e costante dialogo dell’Amministrazione Comune e la prospettiva di poter dar seguito a quelli che sono sempre stati i miei programmi per questi colori, mi hanno confortato e mi hanno fatto sentire meno solo. L’amarezza per quanto accaduto domenica era tanta, perché episodi del genere sono ben lontani dai valori e dalla mia idea di Casertana. In questi giorni ho provato a metabolizzare il tutto. Non era certo mia intenzione tenere i tifosi sulle spine. Non è che per me siano stati momenti felici. Io sono come loro. Vivo di passione e sono un istintivo. So bene che nel calcio cose del genere possono capitare, ma non riesco ad accettare che lo stadio diventi un luogo in cui ci si debba ridurre a raccontare fatti di cronaca. Di contro, comunque, so bene che la quasi totalità del tifo rossoblu merita profondo rispetto; lo stesso che ha sempre avuto nei miei confronti. Adesso dobbiamo soltanto pensare a raddrizzare una stagione nata giustamente con grandi aspettative, ma complicatasi per una serie di fattori. Dobbiamo pensare al futuro e programmare. Per questo tutti noi dobbiamo mantenere il giusto equilibrio e fare in modo che il giudizio di ognuno di noi non venga condizionato semplicemente dai risultati, ma cercando di buttare lo sguardo oltre l’orizzonte. Con la consapevolezza che una stagione possa andare diversamente da come ci si augurava, ma soltanto programmando e perseverando che, anno dopo anno, si può cercare di realizzare i centrare obiettivi”.