SAN NICOLA LA STRADA – Nell’ambito del calendario del ” Natale sannicolese 2018″, martedì 18 dicembre alle 18 nella sala consiliare della casa comunale di San Nicola la Strada, in piazza Municipio 1, si terrà la presentazione dell’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra” promossa dall’associazione Libera e dal Comitato don Peppe Diana. E’ una festa che racconta dieci anni di follia in cui l’impossibile è diventato possibile, si legge sulla locandina diffusa dall’Amministrazione Comunale sannicolese e dal locale Gruppo Agesci che hanno organizzato la presentazione. Dopo i saluti introduttivi del Presidente del Consiglio Comunale di San Nicola la Strada Fabio Schiavo, del Consigliere Delegato allo Sport Francesco Feola e del Sindaco Vito Marotta, sono previste le testimonianze del Consigliere Generale Agesci Giuseppe Vozza, del Coordinatore del Comitato don Giuseppe Diana Valerio Taglione, della senatrice Lucia Esposito e di Simmaco Perillo del Consorzio Nuova camorra Organizzata. I lavori saranno moderati da Lucio Bernardo Assessore alle Politiche sociali della Città di San Nicola la Strada. “Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte sedici imprese, tra cui cooperative sociali, imprese che hanno denunciato il racket, associazioni ed il Comitato Don Peppe Diana. L’iniziativa intende promuovere una filiera produttiva etica partendo dalle attività sociali sorte proprio nei luoghi che una volta erano simboli di violenza e di sopraffazione e oggi, invece, sono rinati a nuova vita grazie alla collaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta con un’importante novità, i prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello “NCO – Nuovo Commercio Organizzato” attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su “Le Terre di Don Peppe Diana”. Con il marchio ombrello i produttori si presentano sul mercato con un denominatore comune, senza tuttavia rinunciare alla propria identità. Ma la risposta alla sfida più grande è stata data con l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. A ogni cittadino è richiesto un impegno, uno sforzo per voltare pagina. Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o promuoverne la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia sociale come antidoto a quella criminale.