DROGA E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A MARINA DI PESCOPAGANO: E LE ISTITUZIONI?

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CASTEL VOLTURNO – Non ci sono sconti per nessuno su questo tratto di litorale che va dalla Foce di Agnena alla Torre di Pescopagano, e nonostante gli sforzi degli operatori locali, con imprese familiari, gestite in modo esemplare, continuano i furti negli appartamenti. Ma chi vigila? Nonostante il pizzo annuale gestito in modo abnorme da personaggi di piccolo cabotaggio, affiliati alla malavita organizzata locale che continua a prendere ordini da Casal di Principe, diventa difficile per un cronista parlare di rifiuti solidi ancora abbandonati ai margini di Via M. Buonarroti. Purtroppo le istituzioni e le Autorità di Pubblica Sicurezza hanno le mani legate perché i residenti o presunti tali non denunciano né i furti e né le minacce velate di personaggi di piccolo taglio che si assurgono a “PADRONI DELLA ZONA”, ma che alla fine sono solo degli esaltati che continuano a gestire nella illegalità la Sorveglianza locale. La gente a Marina di Pescopagano mette in vendita la casa e vuole scappare via, mentre gli operatori commerciali,  lamentano l’assenza delle Istituzioni e nonostante le battaglie di sindacalisti locali, operatori balneari, i risultati sono sempre negativi. Addirittura vi sono persone civili che vengono minacciate silenziosamente a pagare il pizzo, altrimenti salta tutto in aria, mentre continua lo spaccio di stupefacenti. All’inizio di dicembre, un cronista di una nota testata giornalistica online, è stato avvicinato da un “PRESUNTO GUAPPO”, molto noto alle Forze dell’Ordine, e con un bel fascicolo, sulla cui identità, a breve indagheranno le Autorità di Pubblica Sicurezza della zona, Carabinieri e Commissariato di Polizia. Ed ora con il rinnovo del consiglio comunale potrebbe avvenire la svolta, visto che l’amministrazione guidata dall’ex sindaco è riuscita a realizzare ben poco, anzi in termini di qualità della vita, l’area è peggiorata e gli extracomunitari continuano a stare al servizio della malavita organizzata. Lo Stato, con il Ministro degli Interni, Salvini dichiara di combattere la criminalità organizzata nella Regione Campania, ma questo giovane Leghista non ha capito che con le chiacchiere si fa ben poco, perché l’area necessita di Uomini, sia nei Carabinieri che nella Polizia di Stato, insieme all’Esercito, che fino a qualche anno fa, era di supporto alle pattuglie delle Forze dell’Ordine. Ed ora? Un giro di vite necessita in Castelvolturno con l’allontanamento in altre Regioni di questi malavitosi, di piccolo calibro, che si esaltano a minacciare e ad aggredire le persone che svolgono, a proprio rischio e pericolo il lavoro di cronisti, a difesa della collettività. Diceva un vecchio operatore della zona, scomparso alcuni anni fa: “Una volta c’erano gli uomini di parola a gestire talune attività criminali, ma oggi siamo nella mani di dilettanti allo sbaraglio, che attentano alla vita della gente, per pochi spiccioli e per affermare la loro leadership”.

 Tacco di Ghino