NAPOLI – Due vasche di complessivi 8500 metri cubi per l’approvvigionamento idrico dell’area litoranea domitia e della base Nato. Il Presidente Biscaglia: “Preziosa riserva idrica per il territorio”. Presenti sindaci di Giugliano e Villaricca
Un serbatoio capace di contenere fino a 8.500 metri cubi di acqua potabile per servire l’area litoranea domitia e la vicina base NATO. Sogesid Spa, Società in house del Ministero dell’Ambiente, ha consegnato ufficialmente oggi alla Regione Campania, quale soggetto gestore dell’opera, il Serbatoio di Monteleone: collocato nel comune di Villaricca (Na), in testa al sistema di alimentazione della piana a nord di Napoli, è stato realizzato nell’ambito dell’accordo di programma sulle “Compensazioni Ambientali” in Regione Campania, con l’obiettivo di rispondere alla crescente richiesta idrica di un’area caratterizzata dallo sviluppo di insediamenti residenziali, produttivi e terziari, oltre che dalla presenza della base NATO “Allied Joint Force Command Naples” di Lago Patria. L’opera è stata finanziata dal Ministero dell’Ambiente per un importo complessivo di sei milioni di euro, con economie di gara di circa 1,9 milioni.
Alla consegna dell’opera e nel sopralluogo sull’area era presente il Presidente e Amministratore delegato di Sogesid Enrico Biscaglia assieme al primo cittadino di Villaricca Maria Rosaria Punzo, al vicesindaco di Giugliano Domenico Pianese, ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Villaricca Luigi Nave e Rosario Albano.
“Consegniamo alla Regione – ha spiegato il Presidente Biscaglia – un’opera utile, una preziosa riserva d’acqua che potrà incidere positivamente sulla qualità del servizio reso a decine di migliaia di cittadini in diversi comuni delle province di Napoli e Caserta. Una risposta di efficienza – ha concluso Biscaglia – in un’area che già ci vede attivi sul fronte del risanamento ambientale, con la messe in sicurezza delle discariche, ma anche con decine di interventi sul ciclo integrato delle acque, tutti rivolti a rilanciare un territorio sottoposto da tempo a gravi criticità ambientali”.
Il serbatoio, costruito in calcestruzzo, si caratterizza per un impatto limitato sull’ambiente e sul paesaggio: completamente interrato, tranne per la camera di manovra e i volumi operativi emergenti di pochi metri dal terreno ma allineati alla sagoma delle case limitrofe, l’opera è strutturata in due vasche parallele ognuna del volume di circa 4.250 metri cubi, con una quota di sfioro a 120 metri sul livello del mare. Il collegamento alle condotte di alimentazione consiste in un tronco di allacciamento dello sviluppo di circa 250 metri, compreso tra l’ingresso alla camera di manovra del serbatoio e la Strada Provinciale n.47 (Via Venezia), con un tracciato quasi del tutto in campagna. L’insieme delle vasche è ricoperto con terreno vegetale, a tutela da fenomeni di riscaldamento delle acque, senza alcuna modifica della giacitura del terreno originaria. Nella realizzazione dell’opera, Sogesid ha svolto le diverse fasi del procedimento: verificato, appaltato e realizzato il progetto della società di ingegneria Stige Srl, affidato e diretto i lavori realizzati dalla società Castaldo Spa. Erano presenti alla consegna il responsabile del procedimento Ing. Giovanni Pizzo, il direttore dei lavori Ing. Lavinia Sconci, con le autorità della Regione Campania.
La realizzazione di un serbatoio di compenso intermedio come quello di Monteleone consentirà di rendere più efficiente il servizio di alimentazione dell’area litoranea domitia. A fronte del suo sviluppo urbano, questa zona risente di un disordine idraulico che nel tempo ha scompaginato gli originari schemi di funzionamento, determinando perdite di rete e carenze nel servizio.