NAPOLI, CONVEGNO SULLA FIGURA DI SAN LUIGI GONZAGA ALLA FACOLTA’ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

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(G.L.) NAPOLI – Ricco di spunti il convegno in onore dei 450 anni dalla nascita di San Luigi Gonzaga (1568-1591) ricordarlo da Napoli e dal Mediterraneo, che si è svolto ieri, sabato 1 dicembre, in occasione dell’inaugurazione della nuova Aula Magna San Paolo VI; evento emblematico per suggellare il completamento dei lavori di ristrutturazione della storica sede della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sez. San Luigi Gonzaga – in via Petrarca a Napoli, nota anche con la denominazione “Villa San Luigi” o popolarmente detta “dei gesuiti a Posillipo”.

AULA MAGNA 300x169 NAPOLI, CONVEGNO SULLA FIGURA DI SAN LUIGI GONZAGA ALLA FACOLTA TEOLOGICA DELLITALIA MERIDIONALEUna giornata di studi che ha coinvolto oltre 15 studiosi, aperta dai saluti di Pino Di Luccio S.I., vice preside PFTM sez. San Luigi, dal condirettore della Scuola di alta formazione di arte e teologia” Giorgio Agnisola e della direttrice dell’Istituto Storia del Cristianesimo”Cataldo Naro”, Anna Carfora. La prima parte della giornata, che ha visto al tavolo dei relatori anche l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, è stata incentrata sulla figura significativa di San Luigi Gonzaga, analizzata trasversalmente nel corso della storia come modello di santità e di azione educativa per i Gesuiti, con la sua vita assurta quale emblema di una vocazione totalizzante che lo ha condotto al martirio della carità, fino all’importanza di ricordarlo come compatrono della città di Napoli.

Un percorso analitico per aprire un dibattito fortificante sulla dimensione storica della spiritualità aloisiana, ripercorrendo le tappe della vicenda umana e religiosa del giovane santo. Dai contribuiti apportati si è intuita subito la forza spirituale e dirompente di Luigi Gonzaga: dalla sua maturità nonostante la giovane età, alla volontà di essere al di sopra della sua stessa posizione sociale rinnegando con naturale predisposizione, i vincoli terreni, quali le ricchezze di una famiglia di provenienza benestante. San Luigi Gonzaga, un santo giovane, che si eleva oggi ad esempio di una generazione sociologicamente confusa e persa, sempre più lontana e avulsa dalla crescita spirituale, si rinnova nella lettura della sua vita, come un’icona della nostra religiosità e si riconferma anche come patrono della gioventù cattolica, così come volle Papa Pio XI. In un esame cronologico delle vicende umane che hanno rimarcato il suo carattere, viene fuori dagli interventi un foto-racconto di San Luigi Gonzaga che richiama quella che egli stesso definì una “conversione dal mondo a Dio” a soli 7 anni e che nel passare degli anni, lo condusse a legarsi all’operato dei fratelli gesuiti, sull’esempio di Ignazio di Loyola, della Compagnia di Gesù a Roma. Il dott. Antonio Ianniello, Istituto Storia del cristianesimo “C. Naro”, proprio su questa vicenda ha meglio chiarito gli aspetti della relazione spirituale tra Roberto Bellarmino e Luigi Gonzaga. La seconda parte della giornata è proseguita con una riflessione su San Luigi Gonzaga e le Arti, e a cura della compagnia “Teatri 35” sono stati portati in scena i tableaux vivants ‘Conversione dal mondo a Dio’ da San Luigi Gonzaga. Nell’occasione è stato distribuito il quaderno Episodi edificanti della vita dell’angelico Luigi, vignette a cura di Sergio Ferraro S.I. Gli atti del convegno saranno editati nel marzo 2019 e pubblicati nella collana Oi Christianoi dalla casa editrice Il pozzo di giacobbe.

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