CASERTA – Grande successo per il gazebo informativo in piazza Dante che, domenica scorsa, ha inaugurato un nuovo centro di ricerca dedicato ai disturbi del comportamento alimentare. Grazie all’ISPPREF – Istituto di Psicologia e Psicoterapia Relazionale e Familiare, ente di ricerca di caratura internazionale ed alto centro di specializzazione riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca – si apre un nuovo progetto in città che punta a far annoverare Caserta tra i principali centri di ricerca e clinica dedicati ai nuovi disturbi del comportamento alimentare. Il nuovo centro si chiama ISPPREF Pro Ana Care e – sulla scorta della grande esperienza maturata dall’Istituto nel Capoluogo di Terra di Lavoro con un precedente centro di alta formazione – ha già all’attivo una importante collaborazione con la Cattedra di Design dell’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli» per avviare una sperimentazione clinica unica nel suo genere. La prof.ssa Carla Langella e le dott.sse Valentina Perricone ed Anna Pirozzi, uno staff di esperte in visualizzazione della scienza, stanno sperimentando, insieme a psicologi e psicoterapeuti ISPPREF, nuovi metodi di realtà virtuale immersiva destinati ai pazienti con disturbi del comportamento alimentare. «Quanto andremo a realizzare con la Cattedra di Design della Vanvitelli – spiega il prof. Roberto De Falco, docente del Master Universitario in Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Università «Federico II» di Napoli e componente ISPPREF – è un tour virtuale orientato sia alla sensibilizzazione che alla consapevolezza dei sintomi e delle emozioni legate a tre diverse forme di comportamento alimentare: anoressia, bulimia e binge (disturbo da alimentazione incontrollata). Lo scopo è sperimentare nuove soluzioni cliniche destinate sia alle persone che soffrono dei disturbi del comportamento alimentare, con l’obiettivo di renderle consapevoli e dare loro il coraggio di intervenire, sia alle persone che gli sono vicine per suscitare in loro empatia e comprensione». «Il tipo di ricerca e sperimentazione che abbiamo scelto di avviare a Caserta, partendo dalle forme di disturbi del comportamento alimentare più comuni – spiega il dott. Giovanni Saladino, responsabile della sede ISPPREF di Caserta – punta ad allargarsi alle meno note: bigoressia/vigoressia (alimentazione finalizzata alla estrema cura del corpo), alcoressia (dipendenza da alcool finalizzata all’eccesivo dimagrimento) ed ortoressia (forma estrema di dipendenza da un’alimentazione di tipo vegana). Sarà una esperienza unica nel suo genere che porrà la Terra di Lavoro sotto riflettori nazionali ed internazionali della ricerca clinica destinata ai disturbi de comportamento alimentare».