FESTA DELL’ALBERO, A CASAGIOVE SI FA IL BIS…QUANDO NON ARRIVANO LE PAROLE

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(GL) CASAGIOVE – Quando tutto  manca, abbracciandoci alla nostra rassegnazione, siamo ben contenti di dire che non manca ancora lo spirito di osservazione da cui scaturiscono nuovi spunti di riflessione, che altro non sono che vere e proprie ispirazioni per un’analisi sull’andamento generale del dialogo tra cittadini e amministratori. Al centro della vicenda la Giornata Nazionale degli Alberi, che come tutti sanno ricorre oggi, 21 novembre, anche se il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha offerto il suo sostegno politico a tutti coloro che avrebbero intrapreso azioni di volontariato ambientale rispondendo al suo appello: “Piantiamo un albero insieme ai nostri figli, avranno così un amico di cui prendersi cura”. La città di Casagiove, da quanto si evince, sembra essersi allineata ad altri 123 Comuni italiani che, domenica 18 novembre, hanno celebrato in un momento collettivo e unificato la festa dell’albero. La scelta di un giorno non lavorativo, anche se anticipato rispetto alla data canonica, per i proponenti di Ripiantiamola” terza edizione è stato un modo per consentire alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi di occuparsi della piantumazione, vivendo il tutto in un clima di condivisione e di sensibilizzazione straordinaria lontani dagli affanni quotidiani. Un invito aperto in primis all’istituzione cardine e partito da lontano che il destinatario, ossia i referenti politici del Comune di Casagiove, a quanto pare hanno rimandato al mittente, riorganizzando oggi in pompa magna, un nuovo momento di piantumazione denominato per ironia della sorte “E’ ora di piantarla“.

Ma come recita il vecchio adagio, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…

Protocollo Comune 243x300 FESTA DELLALBERO, A CASAGIOVE SI FA IL BIS...QUANDO NON ARRIVANO LE PAROLELa vicenda…In data 9 luglio 2018 con tanto di richiesta protocollata al Comune di Casagiove, un gruppo di cittadini casagiovesi riconosciuti come attivisti, già da tempo promotori di iniziative di piantumazione per la difesa ambientale e fautori di politiche per migliorare la vivibilità urbana, hanno offerto la loro collaborazione di cittadini volontari per effettuare una Festa dell’Albero che coinvolgesse a pieno titolo l’intera comunità e le sue rappresentanze politiche, scolastiche e associazionistiche. Nella richiesta, che ad onor del vero vi alleghiamo, è fatto esplicito riferimento ad una doppia azione: 55 alberi in viale Trieste, oppure l’alternativa di svolgere le operazioni di piantumazione presso una qualunque scuola casagiovese, al fine non solo di insegnare qualcosa agli studenti, ma di lasciare loro il simbolo della vita e della bellezza in luoghi in cui di verde oramai c’è poco. Ebbene, a distanza di ben 4 mesi, dopo aver affrontato un gravoso iter burocratico per l’assegnazione di n. 5 esemplari di alberi di ligustro e aver svolto in solitudine, orfani delle istituzioni, la manifestazione di piantumazione, il gruppo di proponenti armati di buona volontà di tutta risposta riceve en passant la notizia che  gli amministratori hanno scelto di non farsi rubare la scena e di farsi essi stessi proponenti di una nuova e più intraprendente iniziativa, che ha goduto, come si legge da comunicato, della collaborazione della BCC presieduta dal dott. Valentino Grant. Due feste degli alberi, dunque, a distanza di pochi giorni! Sarebbe stato il caso di lasciarle confluire e magari di unire le forze, vi domanderete…e già che ci siamo chiediamoci come mai ancora una volta si è preferito fare orecchio da mercante alle richieste che vengono dal basso? Come mai si continua nel silenzio delle azioni con una politica di rappresentanza che stando agli effetti è fine a se stessa? Come mai si tende a mortificare senza sostegno alcuno le volontà edificanti di chi vuole operare a favore del sociale e della collettività del paese, rendendo il sociale un universo fatto di persone e non solo traducendolo in azioni di sostegno ai disagi? Domande lecite, opportune, perseveranti e costanti. A nuove domande dovrebbero derivare nuove risposte, eppure vista l’assenza di un dialogo, si percepisce nell’aria la sensazione che ognuno ha le sue.  La richiesta protocollata come da prassi giace lì da qualche parte, su qualche scrivania a prendere polvere, forse è stata letta ed interpretata male…chissà. Ma ci preme ricordare a lor Signori che già da tempo l’albero non rappresenta più il simbolo di un partito e che se si vogliono deporre le bandiere dovrebbero iniziare a dare il buon esempio e ascoltare i cori che si ergono nel rimpianto dei tempi in cui Casagiove era esempio ed emblema delle prime avanguardiste operazioni di politica comunitaria. A qualcuno è rimasto dentro vivo il ricordo di quegli anni  e ahimè almeno per ora dopo diversi anni è ancora difficile intravedere un valido continuum.  Cari amministratori vi consigliamo di mettere dei fiori nei vostri cannoni! Intanto ecco un documento di risposta del Meetup che non ci sta a fare spallucce e a lasciare che la cosa passi inosservata. Chapeau.

La Festa degli Alberi 2018

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