SU INVITO DELL’ASSOCIAZIONE PATTO PER L’ALTO CASERTANO, INSIEME ALL’AUTRICE SARANNO PRESENTI IL SINDACO SILVIO LAVORNIA, L’AVVOCATO GIOVANNI MASTROIANNI ED I PARLAMENTARI CAMILLA SGAMBATO E CARLO SARRO
DRAGONI (CE) – Sarà presentato questo pomeriggio, con inizio alle ore 18 nella suggestiva cornice della cantina di Villa Turrita a Dragoni, “Il Coraggio di vivere la politica”, il libro scritto da Monica Ippolito.
Promossa dall’associazione Patto per l’Alto Casertano presieduta dall’imprenditore Giovanni Lavornia, l’iniziativa si baserà sul racconto fatto dall’ex assessore comunale e giovane avvocato di San Felice a Cancello all’indomani della sua esperienza da amministratrice comunale vissuta fino a due anni fa, per poi favorire una riflessione comune sul percorso politico ed amministrativo intrapreso dai diversi relatori invitati a portare la loro testimonianza.
A confrontarsi e a portare il proprio punto di vista, anche e soprattutto partendo dalle rispettive esperienze, moderati dal giornalista EnzoPerretta, saranno il sindaco Silvio Lavornia che porterà anche i saluti istituzionali della comunità di Dragoni, il presidente di Patto per l’Alto Casertano Giovanni Lavornia che presenterà l’iniziativa, l’ex assessore comunale di Caiazzo Giovanni Mastroianni, la componente della direzione nazionale Pd e già parlamentare nella passata legislatura Camilla Sgambato, ed il deputato di Forza Italia e componente della commissione Giustizia della Camera Carlo Sarro.
“Il coraggio di vivere la politica” è il racconto autobiografico di una giovane donna avvocato che racconta la propria esperienza politica presso l’amministrazione comunale di San Felice a Cancello, un paesino del casertano.
Monica Ippolito traccia uno spaccato sociale e politico di un paese che ha perso spesso la speranza di vivere una politica sana grazie alla buona pratica delle amministrazioni locali e apre totalmente il suo cuore al pubblico; con la giusta determinazione lo conduce a leggere la sua personale esperienza di assessore, caratterizzata dalla fatiscenza progressiva di un entusiasmo iniziale che si deteriora inesorabilmente scontrandosi con una realtà inaspettata.
Il racconto non è scevro di rabbia e senso di delusione per aver visto cadere uno dopo l’altro tutti gli ideali più nobili di chi si affaccia alla politica.
L’autrice racconta l’impegno profuso nel tentativo di cambiare lo status di cose e il coraggio della denuncia fatto di nomi e cognomi.