di Francesca Nardi
Ripercorrendo gli “Appunti di Viaggio” che qualcuno dovrebbe, solo per pudore, far scomparire da Internet, onde evitare che a qualcuno punga vaghezza di andare a curiosare nei luoghi indicati, incontriamo il Complesso di Sant’Agostino e leggiamo con “summo gaudio” e meraviglia, che è il quarto polo turistico più visitato di Caserta, dopo la Reggia, il Belvedere di San Leucio e Casertavecchia. Siamo consapevoli e convinti che sia così… Il Complesso di Sant’Agostino comprende la Chiesa di Sant’Agostino, il Convento e il Chiostro, oltre al Museo di Arte Contemporanea, all’Emeroteca “Andrea D’Errico” e alla Biblioteca Comunale “Giuseppe Tescione”, ed è situato in Via Giuseppe Mazzini, in Piazza San Sebastiano, all’incrocio con Via Sant’Agostino. E scorrendo… incontriamo altri “Appunti di Viaggio” e leggiamo decine di volte che “dopo la tappa obbligata al triangolo Reggia-San Leucio- Casertavecchia, il quarto grande polo d’attrazione turistica di Caserta è dato dalla visita al complesso di Sant’Agostino”…e così via …ed ogni volta che rileggiamo le stesse cose e le stesse indicazioni, preghiamo che a nessuno venga in mente di andare a visitare il Chiostro di Sant’Agostino, che a nessuno venga l’idea balorda, di ricordare a qualcun altro che nel cuore della città, vi è un magnifico Chiostro, immerso nel silenzio dorato del tempo…Orrore…Il Chiostro è parte integrante e centrale di un complesso vivo e produttivo…Sul Chiostro si affacciano i finestroni “moderni”, oltre i quali sfilano visitatori dell’Emeroteca, del Museo, impiegati comunali, assessori, custodi e all’occorrenza il sindaco… e chiunque sia interessato alle attività che si svolgono all’interno dell’edificio, mostre, presentazioni di libri, eventi, conferenze stampa…una moltitudine in movimento, una varietà di occasioni…un insieme che scorre lentamente e senza sosta…che non si affaccia, che prosegue nel tempo e nello spazio di un corridoio lungo e luminoso, che non ha visioni laterali della vita e dei silenzi… che ignora il resto del mondo circostante, quella parte che non si vede, che neppure ne intuisce l’esistenza…che…semplicemente dimentica dopo aver dimenticato…che non ricerca…abituato a leggere ciò che cade pesantemente in braccio al leggio virtuale della sua attenzione…un insieme distratto “chessenefrega” laddove lo spunto non sia “nazionalpopolare” e quindi obbligatoria l’attenzione ed il commento… soprattutto…sovente a “schiovere”…Prendi la Guida Feltrinelli…e le conseguenti sbattute in petto per l’onore oltraggiato ed il delitto di lesa maestà commesso in danno di un territorio che lascia appassire persino la luce intangibile e immortale della storia…Il Chiostro di Sant’Agostino, addormentato nel cuore pulsante della città, ha perduto i battiti leggeri della memoria, assieme all’eco delle voci di un tempo, che si rincorrono ancora nel porticato e si disperdono e scompaiono in questo desolante ritaglio di miseria…lasciamo alla polvere e all’erba selvatica il diritto di raccontare la storia di questo indolente abbandono, dell’ultima promessa lasciata dimora nel vento…