CAB, TAMPONI & VITTORIE DI PIRRO

0

di Pasquale Ferretti

È bastata la pioggia e l’arrivo dell’autunno a creare di nuovo il panico attorno al Consorzio Aurunco di Bonifica; come se non bastassero i tanti guai che politici, o presunti tali, stanno propinando all’Ente di Via delle Terme. È notizia recente infatti, di un nuovo passo portato in avanti, nella difficile risoluzione dell’annoso problema. Qualcuno vicino alla scuderia dell’Onorevole Sessano, si è divertito a passare, ufficiosamente, l’informazione di un nuovo accorpamento delle funzioni del C.A.B. a quello del Napoli-Volla, giocando in anticipo su tutti gli altri, nel tentativo di far cavalcare la tigre, ancora una volta, all’Onorevole: In realtà, la delibera di tale approvazione non è ancora stata resa ufficiale. Un provvedimento simile a quello adottato nel mese di maggio scorso, quando era in corso la veemente protesta di una parte di lavoratori stagionali che aveva preso di mira Gennaro Oliviero accusato di aver riempito le loro teste di bugie e false promesse. A quel tempo, in un’intervista ad un emittente locale, lo stesso Oliviero etichettò tale manovra come “tampone”: giusto per campare la giornata insomma. Quei 500.000 euro prelevati dal fondo di riserva per le spese impreviste, servirono a tamponare pochi mesi, nell’attesa di una migliore soluzione.

Ad inasprire ancora di più i rapporti tra le parti, ci ha pensato la pessima stagione estiva, che ha messo sul piede di guerra gli agricoltori che ancora “sbraitano” contro i lavoratori del C.A.B. Senza nessun apparente motivo, mentre in questo momento si dovrebbe fare fronte comune e intravedere un cammino di risoluzione insieme, visto che i due rami hanno l’esigenza di camminare “a braccetto”. In questo clima teso, la politica non è riuscita a produrre alcun risultato se non quello di un cambio di guardia come commissario all’Aurunco, mossa voluta da Oliviero. C’è da dire che lo stesso Onorevole ha cercato, invano, di piazzare Foglia anche al Consorzio Napoli-Volla, ma la “mossa” non è andata a lieto fine, per l’opposizione ferma dell’ex Commissario Testa, ora stabile al posto di comando di uno dei Consorzi più virtuosi della Campania.

Con il distacco delle funzioni e successivamente del personale al consorzio napoletano, Ciro Foglia si ritroverà ad essere un uomo solo su di un castello di carta perché non potrà fare nessuna operazione (assunzioni comprese) senza chiedere il parere a Testa che detiene la “borsa con i soldi”. Il distaccamento è temporaneo, ossia durerà fino al 31 Dicembre: a che serve festeggiare quindi?

A questo va aggiunto che è stato detto che la delibera (che è bene dirlo è stata approvata il 24 ottobre, ma con modifiche, che si presumono possano esserci già nella giornata di martedì) porterà una “boccata d’ossigeno per gli operai”. Dal documento invece si presume tutt’altro: Nessuna speranza per loro. Oltre ad aver lavorato soltanto 18 giornate, hanno perso anche disoccupazione e un intero anno di contributi previdenziali: una vera catastrofe.

All’orizzonte, quindi, un altro provvedimento “pro-tempore”, che subito si è cercato di affibbiare all’opera “encomiabile” dell’Onorevole Oliviero profusa nella questione Consorzio.

La delibera al momento è ferma in Regione, mentre qualche mese fa, Oliviero pontificava così in un comunicato stampa apparso in rete: “Sono un consigliere e quindi non ho alcun potere sulle delibere. Queste sono approvate unicamente da assessori e Governatore”. Dopo alcuni mesi, il dilemma rimane lo stesso: Cosa porterà questa politica senza programmazioni a lungo termine e con un’informazione così deturpata nell’essenza?

Intanto, si festeggia in quota Oliviero come se si fosse raggiunto un risultato straordinario, senza mettere in acconto che non c’è nulla di ufficiale e che soprattutto stando alle parole dei protagonisti non c’è nessun merito nella colpa di essere un “semplice consigliere”, e stando a quanto riportato qualcuno potrebbe aggiungere: “ottimo lavoro PD. Ottimo lavoro Onorevole”.