Il Cerusico che non dorme, parla da solo e non si da pace, ancora una volta sta alla finestra al tepore di questo sole autunnale a cercare di ammansire il proprio cervello. Una battaglia persa. Tutta colpa dei suoi amici uccellini uccellacci. Questa volta il tema è l’italico comandamento. Che tutto muove, tutto giustifica, tutto comanda. L’ipocrisia. L’ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è l’atteggiamento tipico della persona che manifesta ideali, emozioni e sentimenti che in realtà non gli appartengono, con il solo scopo di trarre in inganno il suo interlocutore. Una sorta di bugia messa in atto da una persona falsa. “Mi preme soltanto rammentare che l’ipocrisia dei governanti non ha basi oggettive e che quando essi difendono le loro buone ragioni, in realtà difendono in primo luogo se stessi, cioè il loro potere”. (Alberto Asor Ros). Ma veniamo al tema e all’ipocrisia che avvolge ed inquina un ambito particolarmente delicato come quello della Veterinaria Pubblica. Ci piace iniziare con un’immagine che immortala il sindaco di Casal di Principe, Renato Franco Natale, un medico che probabilmente, tentando di convincere prima se stesso, ha osato “annunciare” che la camorra avrebbe perso. Quale camorra? Come ha perso? Quando ha perso? A Il Cerusico, a ben vedere, tutto questo non risulta!
Si è tenuto circa una settimana fa, proprio a Casal di Principe, “un tavolo tecnico che possa dialogare con tutti i rappresentanti delle istituzioni e dare voce alle esigenze degli allevatori di bufale casertani, in particolare quelli dell’area dell’Agro aversano e del basso Volturno, preoccupati dai tantissimi abbattimenti. È il tema di un convegno tenuto a Casal di Principe, che ha visto la presenza di rappresentanti del governo centrale, con l’onorevole Margherita del Sesto esponente di M5S e componente del gruppo parlamentare Agricoltura, la quale ha preso l’impegno di portare il problema al governo centrale, così come i presidenti delle commissioni regionali per l’Agricoltura e Sanità, rispettivamente Gennaro Oliviero e Stefano Graziano, a cui si è aggiunto Vincenzo Viglione, che fa parte della commissione Agricoltura, hanno dato il via libera a trattare la questione in sede regionale. Punto focale è l’abbattimento degli animali, circa 70mila quelli registrati dal 2007 ad oggi per presunti (!!!) casi di brucellosi e tubercolosi, con una spesa di circa 175 milioni di euro”. (Il Mattino 21.10.2018). Bene, bravi, bis!!! Ha esclamato Il Cerusico. L’articolista, però, ha dimenticato di menzionare, ad esempio, la presenza di un certo Dr. Luigi D’Amore, in qualità di promoter/coordinatore, Dirigente Resp. Veterinario Area B dell’Asl Na2, che a sentire i cinguettii degli uccellini uccellacci, si troverebbe in un evidente imbarazzante conflitto d’interessi a causa della titolarità di diverse aziende bufaline risalenti a suoi parenti più stretti ed affini!
Non sarebbe il solo a quanto pare! Diversi sarebbero gli alti gradi della Dirigenza Veterinaria dell’Asl di Caserta, possidenti di aziende zootecniche in evidente contrasto con quella che dovrebbe essere la neutralità, la prevenzione e, quindi, il conseguente abbattimento di animali infetti! Oltre a Dirigenti andati in pensione neanche 6/7 mesi fa e già all’opera contro la P.A. ed in difesa di allevatori tra l’altro proprietari di allevamenti infetti. Dirigenti che non potrebbero, a norma, esercitare se non trascorrono almeno 3 anni dal loro pensionamento! Art. 53 comma 16-ter D.Lgs. Nr. 165/2001: “I dipendentii che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all’Art. 1 comma 2 non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.” Vogliamo, poi, parlare dei Dirigenti assunti dall’Asl a tempo determinato, i famosi 45 del concorso farlocco già attenzionato dalla Procura, allorquando, peraltro, a seguito di sospetto scorrimento di graduatoria, fu assoldato il Dr. Luigi Migliore, nipote del Direttore Generale, Mario De Biasio? Dirigenti, questi ultimi che stanno facendo “incazzare” e non poco, cinguettano gli uccellini uccellacci, i titolari di Cliniche Veterinarie casertane, poiché, lamentano: “questi colleghi (assunti dall’Asl) e, i quali, hanno formalmente dichiarato di non fare più libera attività e di non avere nessuna impiego in contrasto con l’attività presso la P.A. (???), ogni pomeriggio, eserciterebbero presso i propri ambulatori o là dove esercitavano prima del concorso, visitando, vaccinando e operando dietro corrispettivo economico (a nero!) in spregio a tutte le norme ANAC che egli stessi hanno firmato”. Falso in atto pubblico e truffa!!! Nei giorni festivi, inoltre, farebbero concorrenza sleale (e illegale) alle Strutture Private, applicando prezzi “stracciati” eseguendo sterilizzazioni a “buon mercato” irrispettosi di qualunque norma o dettato sulla incompatibilità.
Altri, ancora, Dipendenti di P.A. e, quindi, tenuti a lavorare in esclusività, eserciterebbero abusivamente nelle aziende zootecniche dove magari qualche ora prima si erano recati, in nome e per conto dell’Asl, per attività ispettive e/o di controllo per la stessa Asl e per sollevare sanzioni!!! Ecco, alcuni esempi di quella Ipocrisia che tutto muove, tutto giustifica, tutto comanda. E, pensare che queste “nefandezze” già sono state oggetto di segnalazioni sia a livello regionale, sia a livello ordinistico. Senza contare l’invito del Senatore Barbaro al Ministero della Salute ad inviare Ispettori presso l’Asl di Caserta, al fine di verificare e “valutando, contestualmente la presenza di elementi di illegittimità nelle procedure di assunzione di personale svoltesi nell’ultimo quinquennio; se intendano attivarsi presso la Corte dei conti, al fine di valutare le recenti condotte della direzione generale della Asl, già assoggettata al “piano di rientro“. A questo punto, Il Cerusico che ben ricorda un altro scandaloso caso di “conflittualità” tra un Dirigente dell’Anticorruzione e titolare del Progetto in cui fu assunto il figlio in qualità di Radiologo, oggi, si chiede, ma il Dr. Pasquale Iovinella, nuovo Dirigente Servizio Anticorruzione, che fa? Verifica, controlla, ispeziona, analizza? Analizza, sì, visto che è un Dirigente Chimico!!! Non un giurista, come in tutte le Asl d’Italia!!! Non nominato a seguito di Avviso Pubblico, bensì per “grazia ricevuta”!!! Ecco Sindaco Natale perché Il Cerusico, la invita a comunicargli quando e come avrebbe perso la camorra!!!
Posso confermare che, quanto enunciato e denunciato nell’articolo, risulta essere la realtà di altre ASL della Regione Campania, in primis la NA1CENTRO, con assunzioni ad hoc, parentopoli colpisce sempre. Hanno anche licenziato e allontanato persone validissime, favorendo leccapiedi e “cumparielli” reali, incapaci rispetto ai professionisti cacciati. Una sorta di camorra applicata a persone per bene.
Caro Lucio, vogliamo almeno sorriderci sopra? Trattandosi di zootecnia (piscicoltura/acquacoltura) non può non affermarsi che “il pesce puzza dalla testa”!!!
Concordi? A buon intenditore, poche parole. Il Cerusico
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