di Silvana Narducci
CASERTA – Finalmente! Il sindaco Carlo Marino, alla notizia ufficiale del trasferimento dell’Archivio di Stato a Pastorano, nella sede della Italarchivi, finalmente dice la sua “L’Archivio di Stato deve restare nella sua sede naturale che è la Città di Caserta. – ha dichiarato – Decidano il Ministero ed il Governo dove collocarlo e quale sia la sede più opportuna, ma non certo in un comune a venti chilometri di distanza. L’Archivio di Stato rappresenta l’identità e la storia del nostro territorio e non può avere una sede diversa dalla città capoluogo”. Ci sarebbe piaciuto che il nostro sindaco avesse preso una posizione tanto netta nei mesi scorsi…e non che fossero mancate le sollecitazioni, ma ahinoi niente, nada de nada, rien, nichts…ma ora improvvisamente ci si ricorda di quanto male sia stato trattato l’Archivio di Stato, anzi ci si ricorda della sua stessa esistenza e dell’importanza che ha per una città come Caserta. Ad ogni modo, come si dice, meglio tardi che mai! Certo avremmo preferito un primo cittadino che prendesse personalmente in mano la questione, se ne facesse carico in prima persona e non delegasse al” Ministero ed al Governo dove collocarlo”, ma così è… Il sindaco però ci scuserà se attenderemo, prime di applaudire alla sua presa di posizione, che dia seguito alle sue parole di fuoco con azioni concrete che portino l’Archivio storico nella sua “sede naturale”, vale a dire nella Reggia di Caserta. Ci scuserà se siamo diffidenti e malpensanti e non crediamo fino in fondo a quella rabbia, a quell’orgoglio identitario che emerge tardivo dall’accorato comunicato stampa…eppure intendiamoci…siamo pronti a ricrederci. Sindaco, ci stupisca!