Sono quasi tutti studenti i 18 morti ed i 50 feriti vittime di un’esplosione e di una intensa sparatoria verificatasi poche ore fa nel College Tecnico di Kerch, città portuale della Crimea, la penisola ucraina annessa dalla Russia nel 2014. Il Cremlino non ha escluso l’ipotesi di un’azione terroristica.
Secondo le prime ricostruzioni, un ordigno pieno di schegge metalliche è esploso nella mensa dell’istituto all’ora di pranzo e subito dopo ci sarebbe stata una prolungata sparatoria. Secondo il governatore della regione Serghej Aksionov, l’attentatore sarebbe uno studente del quarto anno che si sarebbe suicidato. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato tra quello delle vittime. Il ben informato canale Telegram Mash ha diffuso la sua presunta foto: un giovane biondo apparentemente armato di fucile.
Gli studenti dell’Istituto tecnico di Kerch hanno tra i 15 e i 17 anni. Nella città è stato dichiarato lo stato d’emergenza e tutti gli edifici pubblici sono stati evacuati. L’esercito russo ha inviato 200 militri, mentre il governatore della regione Serghej Aksionov ha annunciato tre giorni di lutto.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha dichiarato che la pista del terrorismo è “al vaglio” e che il presidente russo Vladimir Putin ha presentato le sue condoglianze ai familiari delle vittime. Putin si trova al momento nella sua residenza estiva a Sochi, sul Mar Nero, dove è in programma un bilaterale con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi.