ASL, TEMPO DI VENDEMMIA…

0

(f.n.) – È ormai tempo di vendemmia…e si vendemmia anche nei corridoi del palazzo dell’Asl di Caserta… acini di uva che sanno di acido e stantio. Vendemmiate anche due interessanti Determine Dirigenziali, la 6417 del 11 settembre u.s. e la 6891 del primo ottobre u.s. che prevedono l’erogazione delle “Competenze stipendiali relative ai mesi di agosto e settembre 2018 ai Professionisti Co.Co.Pro. ex art. 15 octies D.lvo 502/1992, dei diversi Progetti”. Totale delle competenze, Euro 1.193.139. Un milione e 200 mila Euro!!! La dirigente che è solita dichiarare per ogni delibera prodotta dall’Asl l’attestazione di “piena conformità alle disposizioni di legge ed ai regolamenti aziendali”, con la stessa metodica e consolidata superficialità, nella premessa giustificativa delle Determine di cui sopra, attesta che “Viste la comunicazione di presa di servizio trasmesse dai Responsabili dei Servizi cui è stato assegnato, per l’esercizio delle particolari mansioni contrattuali, il personale selezionato con avviso pubblico con contratto di Collaborazione a Progetto con incarichi a tempo definito, per sopperire a carenze d’organico in settori di particolare rilevanza e per le finalità dei diversi progetti finanziati dalla Regione Campania Viste le comunicazioni del raggiungimento degli obiettivi trasmesse dai responsabili dei diversi Progetti, conservate agli atti di questo Servizio, attestanti il regolare espletamento delle mansioni assegnate…”. Dichiarazioni formali e solenni di una gravità inaudita! Vediamo, ad esempio, il Progetto “E. Amato” concernente la Sanità Penitenziaria di cui è Responsabile il Dottor Giuseppe Nese. Proviamo a leggere la Delibera 591 del 21 dicembre 2016 che proroga i co.co.pro. fino al 31 dicembre 2018. Chi ci troviamo nell’elenco allegato?

 Guarda un po’, un certo Simone Santoro, anch’egli destinatario, come da CUD pubblicato, di ben 32.671,73 Euro soltanto per l’anno 2017. Questo per la Sanità Penitenziaria, anche se restano sullo sfondo ancora “imponenti” dubbi e quesiti sollevati dalla delibera 386/2016 relativa al Progetto Saniarp, che proroga fino al 2018 i contratti “degli attuali co.co.pro.” quelli di cui alla Delibera n. 1171/2014, dove figurerebbe anche, appunto, il Santoro per il Saniarp. Ma al di là di ogni inestricabile ‘mbruoglio, veniamo alle “trastule” di cui alle Determine di pagamento dei Progetti.  Seguendo le autorevoli affermazioni della dirigente, chiediamo con quale selezione e con quale avviso pubblico, il Santoro sia approdato alla Sanità Penitenziaria. E, viste le “…particolari mansioni contrattuali e le carenze d’organico in settori di particolare rilevanza”, qualcuno dovrebbe indicarci in quale ameno luogo espleta le proprie attività Simone Santoro? Ed, ancora viste le comunicazioni “…attestanti il regolare espletamento delle mansioni assegnate…” qualcuno dovrebbe produrre il carico di lavoro e gli obiettivi raggiunti dall’informatico Santoro, o no? E, viste le “cimici” e telecamere che affollano gli ambienti dell’Asl, forse sarebbe il caso che la dirigente rivedesse le sue solenni e formali dichiarazioni onde non incorrere in plateali “falsi in atto pubblico o omissioni di atti di ufficio”, anche alla luce di quanto previsto dalla Legge sull’Anticorruzione, là dove tutti siamo tenuti a denunciare le illegittimità?