OSPEDALE, SPEDIZIONI PUNITIVE & TRASFERIMENTI

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(f.n.) – “L’uomo ha paura dell’uomo”, Kapuscinski sapeva quello che diceva e scriveva…ma non pensava che il cuore “dell’America nera” può essere ovunque, anche in quello, che visto dall’alto non è che uno sperduto ospedale del Sud Italia. L’uomo non ha paura dell’uomo che uccide, ma di quello che potrebbe prendere il suo posto…Il potere per il potere…la vendetta per la vendetta …purché l’ordine stabilito possa essere mantenutoattraverso il “regime satellite”…. passi esso attraverso la scure della decapitazione preventiva delle menti pensanti o sulla groppa dei capricci delle pseudo madame de Mantenon o de Montespan o più casarecce “ piccerelle che s’annamparà”… con il corredo a curriculum, di tre broncoscopie sulla stessa vittima…Sic transeat gloria mundi…e nel frattempo e lungo il “transito”,  non si fanno prigionieri perché siamo democratici, ma smistiamo gli incomodi altrove…sempre assecondando i lamenti  dell’elemento più basso in capacità e grado, ma più alto in carica emotiva…E quindi, con il beneplacito del cerchio magico, qualche dirigente medico dispone i trasferimenti di reparto, che la direzione del regime satellite del cerchio magico, provvederà a ratificare… Questa “iacovella tipo” ha caratterizzato a fasi alterne, la vita interna all’Aorn di Caserta,  trovando negli ultimi tempi, la sua particolare realizzazione coreografica, nel Reparto di Rianimazione che nonostante le condizioni pietose in cui versa, mettendo a  rischio la sicurezza di pazienti e personale, oggi si concede il lusso di trasferire ben quattro infermieri, senza provvedere alla sostituzione…La decisione del primario che, a quanto pare sta esibendosi in uno scomposto “canto del cigno”, risale a giovedì scorso, quando con la dicitura” riorganizzazione” a mò di sgangherata  motivazione, disponeva che quattro unità fossero trasferite in altri reparti. E’ appena il caso di sottolineare che l’audace primario, prossimo alla quiescenza, ma refrattario al richiamo della saggezza che gli indicherebbe la porta fin da ora, avrebbe pensato ad una riorganizzazione del reparto, partendo dall’allontanamento di persone tra le quali qualcuno che ha al suo attivo, ben vent’anni di esperienza in quel reparto… Forse il solito furbo della quarta fila che sta per protestare, non sa che vi è un dipendente che da due anni ha presentato la domanda di trasferimento dal Reparto di Rianimazione e non è stato preso neppure in considerazione…Chi, invece, approfitta dell’episodio dei trasferimenti per farne un’arma di distrazione di massa dai bubboni dell’articolo 9, invece di preoccuparsi del disservizio provocato in Rianimazione, si acquieti pure…perché sfiora il ridicolo…  Inoltre, tra le unità rimaste in servizio, ve ne sono alcune che non possono essere impegnate nel turno completo…un dipendente infartuato, due internali che non posso fare straordinari ed hannoil turnodi 30 ore anziché di 36…Con questi chiari di luna accentuati dai problemi ormai noti della Rianimazione, il primario cosa fa?, pensa a trasferire quattro unità “scomode”… ed il manager cosa fa?, lo stesso manager che ha scoperto soltanto da un mese la Rianimazione e stava perdendo i sensi sulla porta per la botta di calore?, cosa fa?, …ratifica e trasferisce… qualcuno chiama in causa la direzione sanitaria…o perbacco!, e cosa fa la direzione sanitaria?…questa è una domanda troppo difficile per noi…quando si tratta di direzione sanitaria andiamo in crisi…Tra l’altro se il manager ha scoperto la Rianimazione dopo un anno, la direttrice sanitaria risultanon conoscerla affatto. I quattro trasferiti seguono la sorte di altri, che nel tempo non hanno eseguito a dovere la genuflessione richiesta, dinanzi al broncio di qualche astro nascente che soggiorna sotto l’ala protettiva del primario. Ah dimenticavamo … tutti i nuovi medici che sono approdati nel recente passato in Rianimazione sono stati opportunamente “sviati” nelle sale operatorie, onde evitare che fossero d’intralcio a qualche fulgida promessa dell’Anestesia e Rianimazione….anche se una farfallina ci ha appena rivelato che si dice in giro che qualche “bancarella” si stia rompendo e non è detto che alla fine non finiscano a fare i turni in sala operatoria anche i privilegiati…Hasta la vista!

5 Commenti

  1. Ma smettiamola, è ora di finirla, io lo sapevo da quando mio figlio di 15 anni è stato ricoverato in Rianimazione per un coma post-anossico a seguito di arresto cardiaco, feci espressa richiesta al primario di non far toccare più mio figlio da quella dottoressa, mi ero accorto, era evidente che le cose quando c’era quella signorina, non erano chiare, il personale non era sereno, non si sentivano tranquilli, litigavano di continuo e a mio figlio puntualmente quando c’era la dottoressina amica del primario, saliva la febbre e si complicava con la respirazione e peggiorava.
    a leggere tutto ,da Roma dove mi trovo,ora capisco tutto e capisco anche come mai il primario mi trattò male quando chiesi di non far avvicinare più quella signorina a mio figlio.
    e’ inconcepibile..tutto questo è assurdo..dico agli altri parenti di fare come ho fatto io..fatevi sentire..fatevi rispettare

  2. Ha cacciato medici e infermieri che non andavano D accordo con una sua amica particolare.ha fatto scenate di gelosia. È andato a supportarla ogni volta quella incapace non sapeva fare le sedazioni per IVG. È andato in ps a fare delle cazziate agli altri anestesisti solo perché la sua amica lo pretendeva. Altro che ospedale o rianimazione.questo è uno schifo.

  3. Stiamo scoprendo l’acqua calda.sono anni che questa storia va avanti, è stata il motivo dell’assunzione della dottoressa co.co.dé, Bottino non riuscì a più a vedere questo primario che saliva e scendeva per farla assumere. È vergognoso, che si spostino persone persone come.se fossero dei pacchi, con l unica colpa di aver litigato con l’ancella del primario della.rianimazione. un reparto delicato in cui ci vogliono ben altri attributi, solidi, fermi….non stretti tra le mani di una ” Valentina”(come nel fumetto) viziata e protetta. Un primario di rianimazione così è imbarazzante per Caserta, per la sanità e per Mario

  4. Domani c’è la riunione sindacale per il concorso dei coordinatori. Se avessero veramente il coraggio tutti i sindacati dovrebbero in primis manifestare e mettere a verbale il dissenso per lo spostamento di Prata e degli altri infermieri. Spostamento non giustificato visto le altre richieste e poi si spostano gli interinali non il tempo indeterminato. Se poi manifestare e denunciare è un reato allora siamo tutti colpevoli. Perché non denunciamo ai direttori? Perché chi lo ha fatto è stato silurato. Per il sindacato connivente che va prima delle riunioni a fare gli accordi a porte chiuse sta per finire il tempo dei ricatti.

  5. Mai capitato che un'”amichetta” di un primario avesse tanto potere. Qualsiasi direzione seria avrebbe licenziato tutti e due, ma a Caserta viviamo in un mondo in cui si spara alla quaglia e poi la si accusa di essersi buttata sulla.canna del fucile…..Non se ne può più, il problema non è quanti come lavorano in Rianimazione, ma in che ambiente e se i pazienti o i loro familiari possono essere sicuri di avere un loro familiare nelle mani di un primario lucido, non ricattabile “per altri motivi”. I pazienti in Rianimazione non sono più al sicuro perché non è sicuro che vengano rispettati parametri e decenza…..E se la direzione interviene per punire solo gli infermieri è collusa con un primario francamente inqualificabile

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