MADDALONI – Si comincia con gli sprechi?” Tuona così il capogruppo della lista Città di Idee Edo Tontoli. “Nel Consiglio Comunale del 28 agosto 2018 relativo all’approvazione dei debiti fuori bilancio, tra cui oltre 100.000 € di contenzioso perso dall’Ente, ho evidenziato la necessità di potenziare e adeguare l’ufficio legale del Comune affinché, attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie previsti dalla legge tra cui mediazione, negoziazione assistita e conciliazione, si riducesse il contenzioso con conseguente risparmio dei costi legali a carico dell’Ente in caso di soccombenza. Dalla Delibera di Giunta n. 13 del 13/09/2018 invece, prendiamo atto che si sta facendo il contrario di quello auspicato. La Giunta ha deliberato di resistere in giudizio dinanzi al Tribunale di S.Maria C.V. con udienza fissata per il giorno 19/09/2018, nel giudizio intrapreso dallo stesso avvocato dell’Ente per il riconoscimento dei compensi professionali maturati per l’anno 2015. L’avvocato del Comune di Maddaloni, in sostanza, fonda la propria domanda sul ‘regolamento per la disciplina della corresponsione dei compensi professionali al dipendente dell’avvocatura comunale’ regolarmente approvato con delibera n. 228/2015 e tutt’ora vigente. Il predetto regolamento nello specifico stabilisce che al legale comunale spetti un compenso aggiuntivo alle voci retributive nel caso di compensazione delle spese nei giudizi che si sono conclusi in modo favorevole per l’Ente e determinato applicando specifiche riduzioni ai parametri forensi vigenti. Quello che stupisce, senza voler entrare nel merito della vicenda, che richiederà una più attenta critica, è che la delibera si fonda su una relazione istruttoria a firma dei Funzionari dell’Ufficio Servizio Affari Legale con Prot. Gen. n. 19489 del 22/06/2018 ove si legge espressamente che ‘la pacifica natura retributiva dei compensi professionali all’avvocato dipendente del Comune di Maddaloni appare indubbia. (…) valuti la S.V. l’opportunità di costituirsi in giudizio, ovvero di tentare una definizione transattiva della controversia, cosa che è auspicabile all’esito dell’espletata istruttoria.’ Volendo dare per buone tutte le motivazioni che hanno spinto la Giunta a decidere di resistere in giudizio, come mai la delibera non è stata adottata in tempo? L’incarico affidato all’avvocato esterno con determinazione n. 370/ del 14/09/2018, quindi con soli 5 giorni prima della data d’udienza, ha impedito la costituzione nei termini previsti (10 giorni prima) con la conseguente impossibilità di formulare eccezioni nel merito. Generoso, pertanto, è stato l’Ente con l’avvocato incaricato che, percependo un compenso di € 2.500,00, si sarà potuto limitare solo a mere eccezioni di stile prospettando al Giudice adito la possibilità di proporre al cliente la transazione della controversia, soluzione peraltro suggerita già con la citata relazione prot. n. 19489/2018. Pertanto ritengo che si poteva risparmiare questo esborso e definire bonariamente la controversia. Ancora una volta, quindi, invito Il Sindaco e l’Assessore preposto ad un potenziamento dell’ufficio legale ed un maggior ricorso agli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie.”
Home Maddaloni e Valle di Suessola MADDALONI, TONTOLI SUL CONTENZIOSO COMUNALE: “STANNO AGENDO AL CONTRARIO”