(f.n.) – Uno strano clima di restaurazione è quello che avvolge, in maniera appiccicosa, l’Aorn e che provoca un sentito viscerale: “Che peccato!” Infatti… non v’è cosa più triste, per chi osserva dagli spalti virtuali del “circo massimo”, assistere dell’atto di gettare la spugna assieme alle speranze altrui …fa sempre un certo effetto… E mentre registriamo, con rassegnazione, le fasi del ritorno in campo di Rinaldo ed i suoi lanzichenecchi, ci dedichiamo alla puntata settimanale sull’articolo 9 & successive degenerazioni…Questa volta registriamo l’approssimazione e la confusione con cui, talvolta, si esercitano le varie professioni…sia quelle di rappresentante legale di qualcuno o Ente, sia quelle di direttore generale, sanitario ed amministrativo di un Aorn… Naturalmente “l’arronzamento scientifico-spocchioso con licenza di libera saccenza ”, arreca impunemente danni a terzi…e che ne parlammm affa! E capita così che, qualche dipendente dell’Aorn si è trovato a subire, non soltanto la beffa dell’articolo 9, ben montato a neve dal “sindacato ispiratore” e sia stato costretto a restituire all’azienda in ottemperanza alla sentenza della corte d’appello che aveva rigettato il suo ricorso e quello di molti altri colleghi, l’indennità ex art.9 indebitamente percepita, ma è stato addirittura costretto a digerire anche un’altra beffa, la seconda e speriamo sia l’ultima…quella della disparità di trattamento da parte dell’Aorn ed in virtù della confusionaria, incomprensibile capacità professionale di uno dei principi del Foro chiamati nel tempo a rappresentare Aziende importanti come l’Aorn di Caserta…E veniamo a noi…Il dipendente in questione, come molti altri, in perfetta buona fede, era rimasto intrappolato nelle maglie dorate delle assicurazioni del sindacato, che aveva lasciato intravedere fantasiose possibilità, circa un recupero di denaro al quale ritenevano di avere diritto. La storia la conosciamo assai bene, ormai…Dunque… il signor X era naturalmente rappresentato assieme a molti altri, dal solito avvocato proposto dal “sindacato ispiratore”….Avviate baldanzosamente tutte le procedure che, secondo l’ottimismo del sindacato, avrebbero portato ad una splendida e certa vittoria, capita invece, in virtù di quanto ampiamente resocontato nelle puntate precedenti, che nel 2014 l’Aorn, improvvisamente “scetata dal suonno” , vinca il ricorso in appello, avverso la sentenza di primo grado favorevole ad un gruppo di dipendenti, di cui il signor X appunto faceva parte…Il signor X riceve quindi, da un legale dell’Aorn, l’invito alla immediata restituzione della somma indebitamente percepita. Il legale dell’Aorn all’uopo, allega il suo numero di conto personale sul quale la somma dovrà essere versata con bonifico bancario. Il signor X decide di procedere alla restituzione della somma, mentre altri dipendenti, procedono speranzosi verso la Cassazione. Il signor X nel 2016, comunica quindi l’intenzione di restituire le somme all’Aorn… Ma nessuno di essi, sia i resistenti ad oltranza sia i rassegnati, aveva fatto i conti con le filosofie dialettiche dei principi del Foro…. Il legale dell’Aorn, era stato informato ufficialmente sia della decisione del signor X, verso il quale doveva sospendere ogni azione di recupero, sia della decisione di altri dipendenti che, rappresentati dal solito avvocato del “sindacato ispiratore” avevano fatto opposizione alla sentenza. Mentre il signor X iniziava la rateizzazione della somma da restituire, il legale dell’azienda intratteneva una “originale, incomprensibile” corrispondenza con l’Uoc Gestione Risorse Umane a proposito degli altri dipendenti che avevano fatto opposizione. Che il contenuto delle missive di quel legale dell’Aorn non sia stato “facilmente intellegibile” si evince da una nota del responsabile dell’Uoc Gestione Risorse Umane…Conclusione: il signor X ha quasi finito di pagare il suo “debito” ma qualcun altro non ha neppure iniziato…qualche domanda sorge spontanea: come mai l’azienda verso alcune sentenze di 1 grado si è appellata mentre in altri casi ha pagato senza appellarsi? Per quale motivo l’Azienda nei casi in cui si è appellata, pur vincendo e nonostante fossero scaduti i termini per il ricorso in Cassazione non ha proceduto al recupero? È normale che l’avvocato incaricato dall’Azienda abbia chiesto di versare la somma sul suo conto corrente? E’ appena il caso di sottolineare che qualcosa non quadra…la sagra delle omissioni, dell’approssimazione e delle ingiustizie ha in serbo ancora qualcosa da fare assaggiare ai visitatori……e poiché la vicenda in corso, ancora in corso, nonostante lo sciocchezzaio organizzato produca rassicurazioni fasulle, riguarda 400 posizioni… riteniamo che l’Aorn abbia il dovere di offrire spiegazioni chiare e senza sbavature, e che la verità vera su quanto è successo in questi anni e soprattutto sugli “abbagli eventuali” presi da qualcuno, abbagli che dovevano condizionare i risultati, venga infine alla luce …. sempre che la legge sulla trasparenza non sia una banale opinione, prerogativa di un gruppuscolo di ingenui…Hasta el domingo!
La cosa più assurda è che dopo 10 puntate nessuno dei 450 ***** che sta restituendo i soldi dell’art 9 ha scritto al responsabile regionale del nursing up per chiedere una indagine in merito e di sospendere i colpevoli. Carissima dottoressa perché non intervista un po i vertici del sindacato così possiamo anche capire che fine fanno ogni mese 450 x 10 euro?trattenute sullo stipendio dei dipendenti. E non venissero a parlare di assicurazione . Perché quella assicurazione è tutta un bluff. Chiedete pure conferma ai colleghi che hanno avuto avviso garanzia
La magistratura è lenta Ma arriva. Fortunatamente non lavorano all interno dell’ospedale e non lavorano come.questi dirigenti.vanno piano piano. E tra le tante cose che leggono, leggono anche Appiapolis. Io non sottovalutare e starei attento a continuare a far salire nella stanza del direttore generale alcuni vendifumo. Sarà fatta chiarezza ma per Ferrante e combriccola sarà tardi anche per mordersi i gomiti.
Se fosse stato solo la sindacalista sarebbe solo truffa ed estorsione nei confronti dei dipendenti, ma con tutte queste persone coinvolte oramai siamo all’associazione a delinquere. Ferrante ha tutti gli elementi già belli e pronti negli scaffali degli uffici, sono 10 puntate che in maniera dettagliata gli stanno raccontando ogni particolare, se non dovesse prendere provvedimenti potrebbe far parte anche lui di una associazione a delinquere.sulle ruberie, sui soldi a NERO all’avvocato non si può più occultare niente oramai, ma Ferrante che sta facendo?a chi sta aspettando?
Certo. Che lei ha scoperchiato un pentolone pieno di melma. Ma la finanza aspetta il finale per andare a prendersi tutti gli atti? Danno erariale? Revisori dei conti? Corte dei conti? Tutti tacciono
Invece di mettere l’avvocato per giocare a Poirot mettesse l’avvocato per recuperare questi soldi e mandare in galera per truffa qualcunaltra. Ma quanti impicci ha combinato sta donna
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