ASL, LA CONDANNA DEI GIORNALISTI EUROPEI

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giornale di biasio ASL, LA CONDANNA DEI GIORNALISTI EUROPEI(f.n.) – Non può essere che motivo di orgoglio il fatto che un giorno si e l’altro pure Caserta si distingua per i suoi primati sia a livello nazionale, vedi caso guida Feltrinelli, sia a livello Europeo. Infatti, abbiamo ricevuto dal Gruppo Giornalisti Europei l’ultima pubblicazione n. 31 dell’Anno III, dove il Direttore, dottor Gino Falleri, in un suo editoriale scrive: “….nel Consiglio Nazionale….è stato accennato agli spostamenti  ad altri incarichi per superiori interessi. Non tutti accettano un simile provvedimento senza reagire. E al riguardo ci sono delle sentenze che dovrebbero essere ricordate e una di queste riguarda una azienda sanitaria ed un eccellente addetto stampa. La si riporta come esempio di scuola”. E naturalmente è pubblicata tutta la Sentenza del Giudice del Lavoro, Nunzia Tesone, del Tribunale di S. Maria C.V., con la quale l’Asl di Caserta viene condannata a risarcire i danni al collega Pasquale Di Benedetto. Entrando nel Guinnes dei primati dell’Asl, la sentenza pubblicata dai Giornalisti Europei, con tanto di foto del Direttore generale Mario De Biasio, ha suscitato scandalo nel mondo giornalistico soprattutto per le motivazioni addotte: “Applicando tali principi di diritto alla fattispecie in esame, rileva il Tribunale che vi è prova che l’Asl Caserta ha adottato nei confronti del ricorrente una serie di atti illegittimi e vessatori. Innanzitutto, è allegato e non contestato che il Di Benedetto, era Responsabile dell’Ufficio Stampa e Portavoce dell’Asl Ce/1, anche in seguito all’entrata in vigore della legge 7 giugno 2000, n. 150, recante la disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni…. Restano, del tutti ignoti i motivi che hanno spinto l’azienda sanitaria ha “spostare” il ricorrente da un settore ad un altro nonché al non adibirlo alle mansioni di addetto stampa, per le quali egli aveva maturato una consolidata esperienza ed era in possesso dei tutti i requisiti professionali necessari per lo svolgimento delle stesse.                                                                                                            Il comportamento dell’Asl è oltremodo illegittimo, in quanto viola i canoni di correttezza e buona fede che caratterizzano l’esecuzione del contratto, e, che dovrebbero sempre guidare l’agire della P.A anche nella realizzazione dei precetti di cui all’art.97 cost.”. Ora, al di là delle giuste ragioni del collega Di Benedetto,  dobbiamo amaramente constatare, ancora una volta, e questa volta addirittura con i Giornalisti Europei… Caserta si distingue per “atti illegittimi e vessatori…per i quali restano, del tutti ignoti i motivi”. E qui, si apre uno scenario per dare vita ad un infinito trattato di ordine sociologico e criminologico. Uno scenario, peraltro, che denunciamo ogni giorno dalle nostre pagine. Complimenti comunque per quest’altro primato, addirittura europeo.