CASERTA – È davvero una brutta notizia quella che interessa migliaia di casertani che ogni giorno viaggiano nella tratta tra Caserta e Napoli. L’aumento del 70% che riguarda la tariffa di alcuni pullman sulla tratta – mezzi, è bene ricordarlo, che fanno parte del consorzio Unico Campania e quindi interessati anche da finanziamenti regionali – andrà a colpire soprattutto lavoratori pendolari e giovani studenti universitari.
Una spesa giornaliera che improvvisamente passa da 4 a 6,40 euro incidendo direttamente sulle vite delle persone, peraltro in un momento di profonde difficoltà economiche per tutto il territorio provinciale: non si possono sottrarre ulteriori risorse ai lavoratori che quotidianamente si spostano verso Napoli, non è possibile caricare ancora una volta gli studenti di ulteriori spese quando già il diritto allo studio è minato da tagli alla spesa, riduzioni di borse di studio e aumenti di tasse universitarie.
Se è vero che esistono agevolazioni per i giovani sotto una certa fascia di reddito non si può però scaricare tutto il peso di un sistema dei trasporti pubblici, evidentemente inefficiente e insufficiente, sui lavoratori e gli studenti: c’è bisogno di invertire la rotta e rimodulare gli aumenti. C’è bisogno di un intervento forte delle istituzioni locali (comune di Caserta in primis): battano un colpo a difesa dei cittadini!
La Federazione di Caserta di Sinistra Italiana si schiera al fianco delle mobilitazione degli studenti e appoggerà le petizioni e le azioni volte al ritiro degli aumenti.