SANITÀ, POTENZA/CASERTA: “COSÌ FAN TUTTI”

0

MI FACCIO SCHIFO, STOP A CHI MERITA QUI PASSANO SOLO I RACCOMANDATI   

          Sarà che forse certi scandali non fanno più notizia o, peggio, non indignano più nessuno; sarà che gli italiani, forse, non hanno più la forza e la volontà di reagire (se mai lo hanno fatto…) dato che sono in ben altri guai affaccendati, sta di fatto che lo scandalo della Sanità scoppiato tra la Basilicata, Puglia e Campania, ha solo sfiorato “l’onorata società”, la politica e gli stessi organi di informazione.orwell SANITÀ, POTENZA/CASERTA: “COSÌ FAN TUTTI”

martin L.K SANITÀ, POTENZA/CASERTA: “COSÌ FAN TUTTI”E, visto il poco risalto dato alla vicenda, Il Cerusico, preveggente, prova a ricordarlo non fosse peraltro che quel tifone potrà, prima o poi, dirigersi verso i nostri lidi. “……l’inchiesta della Procura di Matera che ha portato stamane all’arresto di 22 persone, tra cui il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, ai domiciliari. Altri otto provvedimenti cautelari riguardano obblighi di dimora. Cento i militari della Guardia di Finanza di Matera si sono cimentati in questo periodo. Nel mirino dell’inchiesta è finita la Asm i cui vertici sono stati arrestati. Il direttore generale della Asm, Pietro Quinto, è in carcere. Un terremoto per la sanità lucana considerato che sono coinvolti nell’inchiesta, a vario titolo, anche commissari e dirigenti dell’Azienda sanitaria della provincia di Potenza, l’ente regionale San Carlo di Potenza, del Centro Oncologico regionale della Basilicata ed anche l’Asl Bari è finita nell’inchiesta” (AdnKronos, 06.07.2018). “Le mani della politica sulla Sanità. Quel filo che lega Napoli a Potenza” (Cronache di Caserta, 07.07.2018). “Nella Sanità vince chi dico io. La Procura: concorsi truccati” (La Nazione, 07.07.2018). “Nomine Asl, Cantone manda gli ispettori”. (Il Mattino, 31.07.2018). “Il “deus ex machina” della “distorsione istituzionale” che si è verificata nella sanità lucana è il presidente della regione Marcello Pittella. Lo scrive il Gip di Matera Angela Rosa Nettis nell’ordinanza d’arresto per il governatore della Basilicata sottolineando che Pittella “non si limita ad agire, ma è anche un modo di pensare e di agire, ma influenza anche le scelte gestionali “di Asl” interfacciandosi con i loro direttori generali “tutti da lui nominati” (Ansa, 06.07.2018). “Scandalo sanità in Basilicata, arrestato governatore Pittella: “Dobbiamo accontentare tutti”. Operazione della Guardia di Finanza su nomine e concorsi nel sistema sanitario lucano: ordinanze nei confronti di una trentina di persone. Il presidente della Regione ai domiciliari per falso e abuso d’ufficio. Il gip: “Deus ex machina della distorsione istituzionale”. (Potenza, Leo Amato, 06.07.2018). “Un posto a tutti. Così i concorsi venivano truccati” (Corriere della Sera, 07.07.2018). A fronte di tutto ciò, se proprio vogliamo trovare un minimo di speranza a questo letamaio, sono le parole di Maria Benedetto, Direttore Amministrativo dell’ASM: “Mi faccio schifo, stop a chi merita qui passano solo i raccomandati” (Il Mattino, 07.07.2018). Il Cerusico, preveggente, legge, medita e riflette. Su cosa medita? Su cosa riflette? In particolar modo sulle motivazioni che hanno scatenato questo putiferio! Motivazioni che gli ricordano, pari pari, fattacci che si perpetuano nella sanità del suo circondario. Ad esempio, Il Cerusico legge dalle cronache, che nel filone barese dell’indagine è coinvolto anche il responsabile dell’Anticorruzione dell’Azienda sanitaria del capoluogo pugliese, il barlettano Luigi Fruscio, anch’egli agli arresti domiciliari coinvolto nell’indagine a causa di un presunto abuso d’ufficio, che si sarebbe consumato proprio per l’assunzione a tempo indeterminato del responsabile dell’Anticorruzione, inserito in una graduatoria, che sarebbe stata fatta scorrere in maniera poco trasparente. Ora ritornando con la memoria all’Asl di Caserta, la vicenda barese, per il Servizio Anticorruzione, verte, innanzitutto sul fatto che per l’individuazione del Dirigente è stato bandito un concorso; poi, i candidati dovevano essere muniti di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Ora, al di là dei reati consumati, uno all’Asl di Caserta l’Anticorruzione è stata affidata da sempre a un Medico, due quest’incarico è stato affidato senza alcun concorso pubblico, semmai su incarico “fiduciario”, tre lo scorrimento di graduatoria è stato adottato per l’assunzione di un figlio di un “medico-nominato” Dirigente dell’Anticorruzione.
MARCO PORCIO CATONE  SANITÀ, POTENZA/CASERTA: “COSÌ FAN TUTTI”Paccotti su paccotti. Per quanto riguarda, invece, il filone principale dell’inchiesta lucana, ovvero quella che è stata definita la “lista verde dei raccomandati” da assumere nelle varie posizioni organizzative delle Asl, alla stessa stregua di quanto accadde anche all’Asl di Taranto (Il Cerusico, 16.04.2018), l’Asl di Caserta, come una perfetta fotocopia, da tempo detiene una propria “lista verde di raccomandati” fatta di figli, nipoti, amici/che degli amici e compagnia cantando (Il Cerusico: 29.01.2018 –  21.05.201804.06.201827.08.2018).

E, se qualcuno osasse mettere in dubbio le” paranoie” de Il Cerusico, dovrebbe pubblicamente smentire l’On.le Claudio Barbaro, allorquando in una dettagliatissima interrogazione parlamentare del 06 agosto 2018, chiede lumi e afferma: “Le ASL della Regione Campania soggiacciono al cosiddetto “Piano di Rientro” e, pertanto, anche in applicazione delle disposizioni del Commissario Straordinario, sono tenute, in primis, ad ottimizzare le risorse e ad economizzare le spese;

   nell’ASL Caserta, tuttavia, le disposizioni commissariali hanno determinato un aumento dei costi, fondamentalmente imputabile:

  1. all’affidamento di consulenze legali – previa adozione di deliberazioni aventi ad oggetto la creazione di “short list” per avvocati – che, apparendo del tutto inconferenti, ai fini aziendali, sembrerebbero esclusivamente dettate dalla logica del favoritismo;
  2. ad una gestione discutibile degli incarichi, un esempio tipico delle quali è dato dai numerosi Dipartimenti – tra cui quello “di Prevenzione” – che continuano ad avere Direttori Responsabili con contratto scaduto – ciò che vizia di nullità tutti gli atti da essi prodotti – e che, purtuttavia, vengono pagati come Direttori di “Macro Strutture”;
  3. ad “Avvisi Pubblici”che hanno dato luogo ad una graduatoria che lascia il sospetto del clientelismo e del favoritismo in favore di congiunti dei funzionari dell’ASL (si veda, giusto a titolo di esempio, quello più recente, relativo a Dirigenti Veterinari “area A”, oggetto di esposti all’AG);
  4. a bandi per co.pro.che appaiono ispirati alle stesse logiche”.

il cerusico 300x178 SANITÀ, POTENZA/CASERTA: “COSÌ FAN TUTTI”Ora, se tanto mi da tanto, Taranto, Matera, Potenza, Bari e Caserta, sono la cartina tornasole dello stesso “modus agendi” e della “distorsione istituzionale” che caratterizza le modalità di gestione dell’attuale “troika” casertana. Indi per cui, Il Cerusico, non si meraviglierebbe se i Giornali locali e nazionali, domani titolassero “Le mani della politica sulla Sanità. Quel filo che lega Caserta a Potenza”.A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. Tal Giulio Andreotti. Tal Il Cerusico.