GINO FAMIGLIETTI E’ IL NUOVO DIRETTORE DELL’ARCHIVIO DI STATO DI CASERTA

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di Costantino Beltrami

Famiglietti GINO FAMIGLIETTI E IL NUOVO DIRETTORE DELLARCHIVIO DI STATO DI CASERTA
GINO FAMIGLIETTI

Il Direttore Generale Archivi dottor Gino Famiglietti è il nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Caserta. L’avviso è stato pubblicato oggi sul sito della Istituzione culturale casertana. Si tratta di una mossa che rende più vicine le distanze tra periferia e centro e tra i vari settori del ministero che dovranno operare per accelerare i lavori di trasferimento in Reggia. Il Ministro Bonisoli è stato immediatamente informato, all’indomani della sua designazione, della vicenda Archivio, uno degli scandali trentennali della nostra provincia. Uno scandalo da svariati milioni di euro che coinvolge Soprintendenza, museo della Reggia, provveditorato opere pubbliche, la stessa Direzione Archivi troppo accondiscendente con i “potenti del Real Palazzo”, nonché il Segretariato generale e lo stesso Franceschini, che nulla volle fare durante il suo mandato. Ancora nessuna comunicazione è pervenuta al Comitato Pro Archivio che nello scorso febbraio aveva prodotto un esposto al Mibact, cui solo dopo il 4 marzo è stato dato seguito. L’ispezione è stata curata dal dottor Gabriele Capone, ex capo di gabinetto dell’ex sottosegretario Antimo Cesaro. Una cosa è certa: tutti sapevano, ma tutti hanno fatto finta di non sapere e preferito fare gli struzzi, come ha fatto il primo cittadino di Caserta, che dal lontano 21 marzo scorso ha fatto sparire dagli ODG del consiglio comunale il caso Archivio di Stato di Caserta. La mossa di Famiglietti, dovrebbe anticipare la nomina del commissario ad acta, ultima chance per sfondare gli ostacoli dei signori del Palazzo. Non possiamo che fare inostri complimenti ed i nostri migliori auguri, alla dottoressa Luigia Grillo, che dal 2014 ha difeso a testa alta l’Archivio. Non sappiamo quale incarico ricoprirà, ma sappiamo che lo farà con impegno e competenza. Diciamocela tutta: se non ci fosse stato un comitato di cittadini coadiuvati da SE Raffaele Nogaro e Don Nicola Lombardi appoggiati dalla Senatrice Vilma Moronese, non si sarebbe mosso nulla. Ora sta proprio nel fiato sul collo che M5S faranno sentire a Famiglietti, il successo dell’operazione.  Ricordiamoci che si tratta di rompere le uova nel paniere del Soprintendente Bonomo, della architetta Flavia Berardelli, di Vincenzo Mazzarella, di Mauro Felicori, solo per citare i più noti, di rompere quegli interessi decennali, quelle incrostazioni ben remunerate tra Rup direttore dei lavori, imprese, amici e amici degli amici. Non sarà facile e non saremo sempre qui a dare il nostro sostegno, sapendo che Sindaco, Direttori e partiti saranno sempre voltati da un’altra parte, quella sbagliata, sempre contro gli interessi dei cittadini. Per una volta Caserta potrà dire evviva? Speriamo di si, auspicando che a dirigere l’Archivio in Reggia torni Luigia Grillo. Non vorremmo caro Dottor Famiglietti che approfittando della circostanza, si sia liberato di una zelante direttrice che ha avuto a cuore la sorte delle carte preziose, ancora   a rischio, in quella sede provvisoria dal 1972, esposte agli scoli fecali e oramai verdi dalla muffa, mentre fior di quattrini erogati dalla Regione Campania arricchiscono funzionari che senza alcun titolo, operano con le Carte dell’Archivio storico della Reggia.