di Giovanna Longobardi
Riflettori accesi e red carpet spiegati dal 29 Agosto per la 75ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che fino all’8 Settembre 2018 renderà la città lagunare capitale assoluta dell’arte cinematografica.
Realizzata per la prima volta nel 1932, la Mostra si riconferma nel corso dei decenni tra gli appuntamenti per eccellenza dello star system. Attori, registi e produttori di tutto il mondo, immersi in un’aura di particolare fascino, sono pronti a rendere omaggio alle grandi pellicole del passato e a vivere il fermento della competition presentando i capolavori di ultima generazione, passati poi al vaglio della giuria di esperti e della critica.
Tra i protagonisti della rassegna di quest’ultima edizione c’è anche il giovane regista casertano Adriano Morelli, che ha siglato il cortometraggio ‘Il nostro limite‘, un lavoro selezionato tra i finalisti della III edizione per la sezione GAI (Giovani Autori Italiani) e che verrà proiettato oggi 31 agosto debuttando ufficialmente in Mostra. Adriano Morelli marchia a fuoco così la sua seconda regia riconfermando tutti i pronostici sul suo genio creativo, subito dopo l’esordio con il corto ‘La condanna dell’essere’, in cui ha diretto due attori dalla ‘A’ maiuscola, Maurizio Casagrande e Massimiliano Russo.
‘Il nostro limite’, prodotto dalla Sly Production in collaborazione con O’Groove, in associazione con Nyan Tara ed Entropia Digital Production e distribuito dalla Zen Movie, è un film breve quanto mai attualissimo nei contenuti. Un racconto che narra di un amore tormentato tra due giovani, un amore omosessuale vissuto tra i conflitti interiori e plasmato secondo il giudizio pubblico. Un sentimento universale interrotto e contrastato, celato ossessivamente per non sentirsi etichettati. Morelli con perizia certosina pone al centro della sua ricerca l’atteggiamento morale che spesso trionfa nelle relazione sociale, ossia l’ipocrisia, che arriva a strappare l’anima e imprime rettificazioni dell’essere pur senza isolarne l’essenza.
Scritto a quattro mani con la nota attrice Elena Starace, il cortometraggio è stato girato in locations ricercate tra Napoli e Caserta e ha goduto dell’intensa interpretazione di un cast di attori di elevata caratura e trasversalità, come i fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo e Marco Mario De Notaris nel ruolo di protagonisti.
Ma Adriano Morelli, enfant prodige del settore cinematografico, non ha lasciato nulla al caso e nella sua sperimentazione ha dato alta prova della propria visione artistica valorizzando l’innesto tra la danza e il cinema. Nella sua opera anche il linguaggio espressivo della Danza, ancora poco esplorata nel Cinema, trova la dimensione spaziale giusta per enfatizzare il messaggio finale.
Le coreografie, mezzo di espressione e di azione, sono state affidate e ideate ad un’altra personalità in vista della scena casertana, ossia l’artista Daniela Rettore che ci confessa: “Tutto il lavoro è stato calibrato su un continuo confronto con il regista. In qualità di coreografa è stato necessario porre il giusto accento al gesto coreutico, al suo significato legato alle forme armoniche, alle sfumature e all’ambientazione”. Per girare la scena dell’azione danzata, ci si è avvalsi delle atmosfere senza tempo del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere e sul palcoscenico, calcato dalla poliedrica Adele Vitale, si è esibita la metafora della realtà umana con le sue distonie e le sue contraddizioni. Le musiche originali sono state composte dal maestro Marco Mantovanelli, anche lui noto musicista di provenienza casertana.
Insomma, ‘Il nostro limite’ nello scandagliare gli universi individuali si rivela da questi presupposti un ensemble perfetta di talenti che in piena osmosi abbracciano le tendenze artistiche contemporanee.
Incrociando le dita non ci resta che sperare e aspettare il verdetto da Venezia per accendere una nuova stella nel firmamento del made in Caserta.
