SAN PRISCO – Lo abbiamo incontrato lungo Via Forlì, il consigliere Salvatore Abbate, mentre svolgeva il suo lavoro quotidiano, infermiere professionale, appena smontato dal suo turno notturno presso l’ospedale S. Giuseppe e Melorio di Santa Maria Capua Vetere.
Gli abbiamo chiesto come mai il suo nuovo gruppo, Liberamente Insieme, mandato all’opposizione da D’Angelo, Monaco e Carrillo, aveva perso quella lucidità che nel 2017 avevano dato luogo a consigli comunali infuocati, grazie alle arringhe della dottoressa Filomena Di Felice e lui ci ha risposto testualmente: “Sono deluso da questo consiglio comunale, costituito da personaggi che pensano solo ai loro problemi familiari”.
Consigliere Abbate, cosa pensa del futuro di questa coalizione? “Da operatore sociale dico che i cittadini sono stanchi di sentir parlare solo di affari, posti di lavori, terreni edificabili e non, e di fantascienza di qualche consigliere comunale di maggioranza, pensionato, che dovrebbe sostituire probabilmente Lina Abbate ai servizi cimiteriali”.
Da indiscrezioni abbiamo appreso che lei voleva dimettersi ma poi ci ha ripensato, come mai? “Ritengo che i cittadini abbiano diritto a partecipare ai consigli comunali, ma dopo le ore 19.00 ma non la mattina alle 10.00, questo significa ignorare l’elettorato, anche se a San Prisco i partiti sono scomparsi da qualche anno ed in tanti sono legati a Bosco, Zinzi, Marino, e qualcuno anche a Gigino…”
Quale apporto sta dando il neo consigliere provinciale Paolino a questa amministrazione? Abbate molto serenamente risponde: “Come si fa ad avere fiducia nell’operato di un giovane dilettante che ha già cambiato otto squadre ed ora veste la maglia azzurra, non quella del Napoli ma quella del Cavaliere Berlusconi?”
Infine un appello al dottore Domenico D’Angelo: “Onori i santi patroni, San
Prisco e Santa Matrona, e poi abbandoni questa nave che fa acqua da tutte le parti”.
In conclusione un pensiero va a sindaci che hanno dedicato il loro tempo senza percepire la 
indennità di carica, con onestà e trasparenza: Lorenzo Casertano, Agostino Stellato, Francesco Zibella, Mario Florindo Imparato, Alessandro Abbate e Raffaele De Felice. Per gli altri sindaci, il giudizio lo daranno i posteri.
Tacco di Ghino
