SVERSAMENTO NEL CANALE “TRENTA PALMI”. IL CHIARIMENTO DI CILENTO

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di Maria Montanaro

Cellole Sessa canale Trenta Palmi SVERSAMENTO NEL CANALE “TRENTA PALMI”. IL CHIARIMENTO DI CILENTOSESSA AURUNCA – Ancora inquinamento all’interno del canale “Trenta Palmi”. La notte scorsa nei pressi dell’azienda casearia Cilento, sono stati rinvenute strane sostanze biancastre e melmose. Materiale che è stato visionato dai carabinieri insieme ad alcuni tecnici del Consorzio Aurunco di Bonifica. Tutto questo, è successo nella notte scorsa, quando i carabinieri della locale stazione di Baia Domizia a seguito di numerose segnalazioni hanno allertato i preposti tecnici del C.A.B. che immediatamente hanno effettuato in sincronia un sopralluogo, scattando alcune foto e cercando di capire di quale tipo di materiale si trattasse. Il fascicolo con le opportune relazioni, è stato inviato d’ufficio agli organi preposti e alla Procura che presumibilmente aprirà un’indagine sui fattoi. Che questa sia stata ed è un’estate turbolenta per le acque di Baia Domizia ormai è cosa nota e risaputa. Il tutto è dovuto alla gravissima crisi che sta attraversando da anni il Consorzio Aurunco di Bonifica che proprio in questi mesi è giunto all’apice del problema. Di fatto, l’irrigazione non è mai partita, gli agricoltori sono sul piede di guerra e i canali sono completamente lasciati all’abbandono totale. A questo si aggiunge la solita sciatteria da parte degli industriali della zona, che continuano imperterriti la loro opera di inquinamento. Non è la prima volta, infatti, che i canali vengono investiti da materiali non definibili ma che presumibilmente sono scarti di lavorazione casearia. Questo va ad intaccare la qualità del mare, che dovrebbe rappresentare la prima fonte di guadagno e ricchezza per tutto il territorio. Inquinando i canali, e quindi il mare, il turista rinuncerà a trascorrere le vacanze a Baia; di conseguenza anche le vendite saranno minori: Quindi, che senso ha questo continuo qualunquismo quando si tratta di inquinamento? Intanto le indagini chiariranno i fatti, e soprattutto chiariranno l’origine di quello sversamento che ha impressionato e non poco gli addetti ai lavori.

Intanto è arrivato anche il “chiarimento”, se così si può chiamare, da parte di Carlo Cilento, amministratore unico dell’omonima azienda che ha provveduto ad inviare agli organi competenti una nota in cui dichiara che verranno chiusi gli scarichi del “disoleatore” per verificarne l’effettiva funzionalità. Inoltre nella nota specifica che fin quando non ci saranno le opportune analisi, l’azienda non effettuerà alcun tipo di scarico diretto nei canali di Bonifica. Se questo non è un manifesto d’accusa, cosa potrà mai essere? Questa nota, aumenta ancora di più i dubbi e le anomalie su questa incresciosa questione.

Nella giornata di ieri, inoltre, si è proceduto alla bonifica del canale “Trenta Palmi”, che in questa estate è stato sotto osservazione costante da parte di troupe giornalistiche e politici in cerca di riscatto. A coordinare i lavori il neo Caposettore all’Ambiente Tommaso Fusco, già al centro di polemiche per la nomina che ha fatto infuriare e non poco il dibattito politico, che ha rassicurato che i materiali verranno aspirati e che non raggiungeranno il fiume. Staremo a vedere.

1 commento

  1. Sono settimane che invochiamo un intervento autorevole dei Nos. Ora che andassero a verificare cosa succede nel Lazio, da Minturno a Gaeta.

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