TERRE MOTUS E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

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di Costantino Beltrami

È chiaro a tutti che se c’è un campo in cui il Direttore della Reggia ed i suoi collaboratori sono molto abili è quello che viene definito il gioco delle tre carte. Si tratta di un gioco praticato da persone molto abili a danno di giocatori inesperti che vengono abilmente truffati e la truffa viene praticata sotto i loro occhi senza che se ne rendano conto, se non per averci rimesso la puntata di turno. Fatta la dovuta premessa, un gioco delle tre carte, peraltro svolto maldestramente, è quello praticato dal Direttore della Reggia e dai suoi collaboratori sulla vicenda collezione Terrae Motus. Alla provocazione che qualche settimana fa fu lanciata da Pasquale Iorio, che condivideva la proposta di Bassolino di riportare Terrae Motus a Napoli, fulmini e saette si scagliarono contro Iorio offeso finanche sul piano personale.  Una sequenza di insulti vergognosi, furono lanciati attraverso facebook da Vincenzo Mazzarella, baldo collaboratore di Felicori, compagno di partito, responsabile della valorizzazione del Museo della Reggia e curatore dell’allestimento di Terrae Motus, un allestimento bocciato anche dal ministro Bonisoli. “Mi incatenerò fuori la Reggia” tuonava il Mazzarella al pensiero che la collezione di Amelio potesse lasciare Caserta! Trascorsi un po’ di giorni, il Governatore De Luca torna alla carica e afferma in un video recente, di volere la collezione a Napoli. Stavolta il gelo sopraggiunge in Reggia, noto covo di renziani e insieme al gelo il mutismo: Mazzarella non minaccia eventi clamorosi e Felicori resta muto come un pesce. Dunque delle due una: o i renziani di casa reale tremano di fronte al Governatore o sono d’accordo con lui. In entrambi i casi, siamo di fronte ad un comportamento deplorevole. Rinchiusi nel Palazzo danno ordine a qualche fido accolito di sollecitare il pubblico casertano. Oggi dalle pagine del Mattino leggiamo un accorato intervento di Monsignor Nogaro, il quale pare avesse già dato la sua disponibilità a Felicori in merito alla vicenda Amelio e che dal basso dell’arroganza del direttore si sentì   rispondere “me la vedo io”! Nogaro è coerente ed è sempre in prima fila e lo sarà fino alla fine, ma il gioco delle tre carte dei “renziani reali” ci ha davvero scocciato: dicano cosa è stato fatto per sistemare l’iter legislativo che fa diventare di proprietà dello Stato la collezione. Sappiamo tutti che i testamenti vanno eseguiti, dunque qual è la situazione? Il Ministro Bonisoli – al quale va la nostra solidarietà per tutte le gatte che dovrà pelare- ha già detto che la mostra resta a Caserta ma va fatto un allestimento consono. Ministro Bonisoli liberi la Reggia “dai renziani” e la consegni all’umanità, la renda un’eccellenza della cultura come merita.  Con “i cartari” ci confrontiamo ogni giorno, per questo abbiamo imparato a riconoscerli a distanza. Siete carte conosciute.