SESSA-TEANO, APPUNTAMENTI, ACCORDI & BENEDIZIONI

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di Maria Montanaro

Sindaco di Teano Dino D’Andrea 150x150 SESSA TEANO, APPUNTAMENTI, ACCORDI & BENEDIZIONI
Il Sindaco di Teano Dino D’Andrea

Il 26 Ottobre 1860 Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II sancivano la fine della spedizione dei Mille con l’incontro a Teano, anche se in realtà l’ubicazione dell’accaduto è ancora oggetto di una isterica, sana rivendicazione territoriale tra le frazioni circostanti. Un altro incontro, di diverso spessore e di diversa entità, ha all’improvviso acceso un fuoco che sembrava spento. È notizia ufficiale ormai, dell’incontro avvenuto tra il neo Sindaco di Teano Dino D’Andrea e il Sindaco di Sessa Aurunca Silvio Sasso. Il fatto può essere interpretato come una tregua nella “guerra” dei servizi socio sanitari che dal Giugno 2016 infiamma la politica dell’alto Casertano. Atteggiamento non insolito, vista l’apertura nei confronti dei servizi d’Ambito dello stesso Silvio Sasso all’alba delle comunali di quest’anno che hanno visto trionfare Dino D’Andrea a Teano e Cristina Compasso a Cellole.

Sindaco di Sessa Aurunca Silvio Sasso 150x150 SESSA TEANO, APPUNTAMENTI, ACCORDI & BENEDIZIONI
Sindaco Sessa Aurunca Silvio Sasso

 Un sentimento di fiducia, che lascia perplessi. In due anni e mezzo Sessa Aurunca ha prodotto un debito nei confronti di Teano, ente capofila, di oltre 800.000 euro come disse Nicola di Benedetto Sindaco uscente durante la campagna elettorale, per il mancato versamento delle quote annuali per i servizi socio assistenziali. Inoltre, Sessa Aurunca non versando la quota annuale, che si aggira intorno ai 160.000 euro, costringe il Comune di Teano ad anticipare tali somme, creando una serie di problemi. Questa guerra, che ha visto in prima linea l’ex Assessore Mario Migliozzi, che più volte ha denunciato alla stampa che ravvisava nel consigliere regionale Gennaro Oliviero il responsabile politico che lavorava in favore delle case di cura, facendo alcuni riferimenti più o meno velati al neo imprenditore/politico rampante Massimo Schiavone. Secondo “l’accusa” Sessa ha boicottato l’Ambito per decentrarne la funzione proprio a Sessa, tentativo fallito quando nella seconda metà del 2016 i quattordici comuni che ricadono nell’Ambito, fecero “muro” respingendo al mittente, cioè Sessa e a Cellole, la richiesta di decentramento delle funzioni. Inoltre Teano stava promuovendo un decreto ingiuntivo che permettesse il pignoramento di alcune somme di denaro dai comuni inadempienti (Sessa e Cellole). Questa guerra ha prodotto l’immobilità dei servizi sociali, quelli che avvantaggiano le fasce più deboli, mentre i servizi residenziali (RSA, comunità d’alloggio) continuano il loro corso a gonfie vele. Qualcuno ha asserito addirittura che le dimissioni di Silvio Sasso, poi opportunamente rientrate, non fossero che un pretesto da parte del primo cittadino per rivendicare una maggiore autonomia di potere rispetto a quello che appariva un ricatto politico da parte del gruppo Schiavone che chiedeva più visibilità all’interno dell’Assise. Appare addirittura ovvio che il gruppo Schiavone in tutta la faccenda di cui sopra sia uno dei principali attori visto l’enorme business che si aggira intorno alla vicenda. Infatti, a sancire l’accordo verbale c’era il Presidente del Consiglio Massimo Schiavone, che ha “benedetto” l’incontro.

È assai probabile che nell’aria vi sia un nuovo cambiamento in arrivo con relativa mescolata di carte.