(f.n.) – I vialetti dell’Ospedale belli e puliti di fresco…cosa molto gradevole a vedersi ed aumentando un po’ la paga ai giardinieri, potremmo nel prossimo ventennio, persino vantare aiuole… quasi all’altezza di un’Aorn scandinava…Intanto riprendiamo a scorrere “le cahier de doleance” che ci umilia e ci consegna a quel mucchio di nullità in fondo alla lista… “Mi trovo in Francia- scrive una signora- dove spero si possa fare quello che in Italia e soprattutto in Campania ci hanno detto che era impossibile o ci volevano 10 mesi o 42mila euro…(ma nessuno controlla?) Abbiamo deciso io e mio marito di trovare una strada diversa…Mi aggancio al discorso della poca sensibilità e sciatteria che abbiamo trovato al fantascientifico palazzo della salute, sciatteria unica…anche noi, più di una volta ci siamo guardati e non sapevamo se ridere o piangere…interminabili salite e discese per quelle scale alla ricerca di una firma sul foglio di carta…sciatti incompetenti e menefreghisti…”
Certo… questa è l’Asl ma cosa significa?, tranquilli…ce n’è anche per voi… “Ho tenuto mia nonna ricoverata – scrive Mena – e quel reparto è proprio uno schifo. La signora Lina gentilissima, il caposala comandava solo. I medici sempre arrabbiati, tranne una sola dottoressa bionda che, gentilissima, un pomeriggio ci ha spiegato la gravità della situazione. Il primario ci aveva detto che era stazionaria. Stazionaria… tanto che la notte è finita…” e va bene… riteniamo che come campionatura tipo, per oggi sia sufficiente e trasferiamoci al terzo piano del padiglione D, in quell’arioso reparto “pieno d’aria” e tanto “arioso”… infatti non c’è altro che “aria”…dieci stanze “ariose” infatti e ben “condizionate”…in cui aleggia ancora il ricordo delle critiche e delle barzellette su misura, per la quantità di letti in omaggio al primario d’un tempo, tanto ossequioso e disponibile nei confronti di manager & signora…oggi quel “ducato” è diventato da improbabile Uoc a possibili Unità Operativa Semplice, ma l’indolenza ed il menefreghismo non hanno subito alterazioni di sorta…A questo proposito, vorremmo porre un quesito ai baroni in longuette e ai signori della direzione strategica. Supponiamo che i vostri genitori, una signora ed un signore in età avanzata, si recassero nel reparto di allergologia, perché uno dei due ha bisogno di una visita specialistica… I due signori, vostro padre e vostra madre, camminano piano, uno dei due si appoggia al bastone…si avvicinano alla signora dell’accettazione che li guarda freddamente e dice loro di aspettare fuori, nella sala d’attesa… I due signori si girano e si guardano intorno…sala d’attesa?, ma lì non c’è neppure una sedia…allora chiedono ad una addetta alle pulizie, dove si trovi la sala d’attesa…la signora, distrattamente, indica loro le scale…i due signori (facciamo sempre finta che siano le vostre mamme e i vostri papà) si avviano verso le scale, sempre più perplessi…si trovano sul pianerottolo e notano che vi sono due panche occupate da oltre dieci persone…quella è la sala d’attesa del reparto principesco in cui si rivendicavano posti letto per curare le punture d’insetto e si ricoveravano le persone per sottoporle ai test…Certo si doveva pure giustificare la nomenklatura UOC…Fa caldo…molto caldo…il signore si toglie lentamente il cappello…si guarda ancora intorno e pensa di essere troppo lontano dall’ingresso del reparto…mormora piano… “e se mi chiamano?”…ma non gli risponde nessuno…neppure la sua compagna…fa caldo…molto caldo in quel corridoio che sembra un budello…Si asciuga il sudore con il fazzoletto …che dopo un minuto è bagnato fradicio …In una mano tiene il cappello e nell’altra il bastone con il fazzoletto ridotto ad una pallina bagnata. Pochi metri più in là nel reparto di allergologia è quasi freddo…Ebbene…nessuno dei due era un vostro congiunto ma due signori anziani, l’altro giorno hanno vissuto l’esperienza che vi abbiamo raccontato…voi cosa avreste fatto?, ve lo chiediamo perché siamo certi che avreste fatto fuoco e fiamme e avreste fatto bene…però questa volta e molte altre volte, ve ne siete infischiati e domani continuerete ad infischiarvene…perché, al di là delle vostre isteriche sbattute in petto, non ve ne frega niente della gente che soffre…perché un anziano che patisce il caldo e può stramazzare per terra mentre a dieci metri si mettono il golfino, perché il condizionatore è a palla o un ragazzo che sviene in attesa della chemioterapia, sostanzialmente non vi fanno un baffo. Vi interessano nella misura in cui i fatti raccontati, possono nuocere alla vostra carriera e possano mal disporre il padrino politico di riferimento. Noo?, non è vero?, e dimostratelo allora!, oppure il consiglio di disciplina in codesto Ospedale, si riunisce soltanto per i licenziamenti strategici? AAAAA…cercasi vagonate di antiemetico…
È vero che l’ospedale è da un po’ più pulito ma i bagni al terzo piano non ci sono e se uno sta fuori pure se aspetta per la visita dell’allergologo loro non vi fanno entrare. Solo quando dicono loro vi fanno stare dentro seduti. Ma lo stesso succede al 4 piano dove sono andata al cercare il bagno. Una confusione incredibile ma l’aiuto di un dottore neurologo con la barba é stato gentilissimo.
Cara dottoressa quella sala d’attesa sulla scale con le finestre aperte e solo 6/7 posti a sedere serve per i parenti del reparto, gli ambulatori della medicina e l’allergologia. Pensi un po quante persone sono. E poi li la gentilezza non la conoscono a partire dalla primaria che urla sempre e l’infermiera acidità del dh della medicina. Ci vorrebbero solo due paccheri
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