di Maria Montanaro
Il gioco della politica si avvicina molto al gioco degli scacchi. Mosse e strategie studiate, nei minimi dettagli, cercando di non trascurare alcun pedone e nessuna pedina: ognuno può essere decisivo ai fini della vittoria finale che viene stabilita da chi riesce a “mangiare” più pedine all’avversario, chi riesce in un modo o nell’altro ad accaparrarsi un numero maggiore di spazi liberi per agire agevolmente sulla scacchiera: in politica è più o meno così. Che la dimensione sanitaria sia una landa, per certi versi, inesplorata, era risaputo, ma ad alcuni personaggi della vita politica qualcosa sta sfuggendo di mano. Prendiamo un esempio a caso, uno su tutti, l’onorevole Gennaro Oliviero. Da anni la sua presenza (e per presenza s’intende la presenza territoriale, quindi politica, quella “fatta” di consensi) è una costante all’interno dei palazzi della Regione, soprattutto da quando il cambio di casacca dai Socialisti ai Dem, targato PD ha permesso un balzo di qualità in termini di voti. Va detto che le elezioni del 4 marzo u.s. hanno segnato un punto di non ritorno, in virtù di quella “scoppola” politica che ha compromesso le sue certezze all’interno del partito. Ovvio però che l’analisi del voto vada approfondita, visto che nella circoscrizione in cui è capitato, il suo personaggio aveva scarso appeal, mentre alle Regionali del 2015, riuscì ad avere un maggior numero di consensi, grazie soprattutto all’area aversana, territorio in cui, evidentemente ci sono più frutti da raccogliere. A tal proposito è opportuno menzionare un particolare che non deve essere sottovalutato. Era il 12 febbraio, una domenica come un’altra, e all’interno della splendida cornice del Castello Ducale andava in scena il comizio di apertura della campagna elettorale dell’onorevole Oliviero. Tutti presenti, dai grandi dirigenti del partito fino all’endorsement ufficiale sessano, l’imprenditore Michele Schiavone che fin dall’inizio dell’amministrazione Sasso, è un estimatore dell’onorevole. Tutta la platea attende il comizio e le parole di Oliviero che rompe il silenzio parlando di sanità, elogiando il lavoro compiuto nell’ambito delle problematiche legate all’Autismo, settore in cui la Regione Campania si sta differenziando per meriti. Nulla di strano se non che, Oliviero essendo Presidente della Commissione Ambiente poteva spendere almeno due parole di conforto, per il gruppo di operai stagionali del C.A.B. che nel frattempo stavano dimostrando il loro dissenso ma in modo pacifico, all’esterno del Castello. Ma il tutto, trova una sua giusta collocazione nel rovescio della medaglia. Infatti il business di affari che gira intorno alla questione è valutato in milioni di euro. Vi sono strutture, soprattutto nell’agro aversano, che usufruiscono di fondi europei e statali per operazioni che riguardano alcune problematiche relative alla problematica di cui sopra ed appare ovvio che all’interno di tali dimensioni si muovano automaticamente utilissimi “pacchetti di voti”. Cosa analoga è successa proprio a Sessa, infatti, attraverso decreti e leggi regionali (soprattutto quello inerente l’ambito C03) sono state bloccate le azioni dei servizi socio assistenziali che da anni sono paralizzati ed inoltre tra Cellole e Sessa si registrano decreti ingiuntivi per 500.000 euro circa, in danno dei cittadini. Intanto le aspirazioni politiche aumentavano e mentre Gennaro Oliviero si vedeva già deputato il giovane Massimo Schiavone, rampollo della famiglia di imprenditori della Sanità, iniziava a studiare da consigliere regionale. A questo va aggiunto l’incredibile caos che si è scatenato intorno al direttore sanitario del nosocomio San Rocco, quel Lettieri al centro di polemiche dal mese di ottobre scorso, quando ben cinque primari del San Rocco si scagliarono contro il direttore facente funzioni, reo di aver fatto annunci alla stampa relativamente ad alcuni servizi offerti, ma che in realtà non erano garantiti. Infatti Lettieri annunciava in quei giorni OTTO posti OBI (Osservazione Breve Intensiva), l’imminente apertura dei servizi di tilt test (studio per le cause di sincope), addirittura il numero esagerato di quindici infermieri presenti in direzione sanitaria. “L’Ospedale è in via di potenziamento” così si difendeva Lettieri dalle accuse che gli venivano mosse. Addirittura il Segretario del Generale della CISL-FP inviò una nota al Segretario Generale dell’ASL CE2 con accuse pesantissime che ancora oggi tuonano: “Lettieri occupa un incarico senza averne i requisiti”, inoltre diceva “ Bisogna pubblicare la graduatoria degli idonei all’esito dell’avviso interno per la sostituzione dei Direttori Sanitari. Doverosa è la pubblicazione del bando di avvisi espletato di cui l’esito con la relativa pubblicazione degli idonei resta inspiegabilmente bloccata”. A tal proposito si espresse anche il gruppo politico “ANGELO VASSALLO” che in un comunicato stampa dichiarò: “Non possiamo accettare che l’ipotesi di una gestione clientelare possa determinare gravi carenze in reparti che hanno sempre rappresentato un’eccellenza dell’ospedale”. Questo accadeva qualche tempo fa, ma diciamo che la situazione ad oggi non è migliorata, anzi all’alba di quel 4 marzo ci fu un maxi licenziamento all’interno dell’Ospedale stesso, in cui fu chiamato in causa il dottor Di Meo (ex sindaco, ora consigliere in odore di promozione a Direttore Sanitario) che spese parole di rassicurazione per circa una decina di infermieri cui “magicamente” non era stato prolungato il contratto di lavoro: ad oggi risultano ancora disoccupati.
Questa assurda vicenda, piena di colpi di scena e mosse strategiche, risulta essere ancor più intricata nel giorno in cui veniva salutata da tutto il gruppo dem come una “conquista” per Sessa. Infatti esiste il progetto per la costruzione di un nuovo ospedale a Sessa, fortemente voluto da Oliviero che peraltro, ha avuto il benestare dello stesso De Luca, che ha già dato l’ok per i finanziamenti per circa 60 milioni di euro: “Un ospedale tutto nuovo per il territorio sulla Via Appia alle porte di Sessa. Un investimento da oltre 60 milioni di Euro per 163 posti letto. Firmato il Decreto. Straordinario lavoro del Consigliere Oliviero in Regione Campania. Passo dopo passo con impegno, concentrazione, presenza e attenzione al Territorio. Politica e istituzioni locali vere e all’altezza fanno la differenza per la città. Andiamo avanti. Queste le parole del primo cittadino Silvio Sasso che “cozzano” con i proclami elettorali (PIU’ CURA PER IL SAN ROCCO) fatti prima delle elezioni del Giugno 2016. In effetti, invece di spendere 60 milioni per una nuova struttura, ne bastavano molti di meno, per potenziare effettivamente l’immensa struttura che diventerà fantasma del San Rocco. Qualcuno sostiene che si voglia depotenziare la sanità pubblica, avvantaggiando le strutture private. Strutture private come ad esempio Villa Fiorita o Villa Giovanna. Nel gioco degli scacchi ogni mossa è importante, anche al costo di mangiarsi a vicenda. L’importante alla fine è fare scacco matto e far saltare il banco, sì, ma a spese di chi?