SANTA MARIA CAPUA VETERE – Dopo il grande successo della VII Edizione de “La Città sotto la Città”, con la presenza di tantissimi visitatori nei siti archeologici e per le rappresentazioni della X Legio sulla battaglia di Capua, nonché per il notevole riscontro della mostra di Annibale, arricchita anche da convegni con relazioni di esperti di fama nazionale ed internazionale, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra ha presentato in Regione Campania la proposta progettuale per il 2019 con un programma che punterà ancora con decisione all’aspetto culturale e, in particolare, al culto di Mitra e alla spiritualità con il contestuale coinvolgimento delle corti storiche del centro cittadino per un itinerario non solo di spettacoli ma anche enogastronomico in linea con le tradizioni dell’epoca. Valorizzazione e promozione, quindi, dei tanti edifici di culto presenti in città e, in particolare Duomo, Chiesa della Madonna delle Grazie, Chiesa di San Giuseppe in via Latina, Convento di San Bonaventura ma anche e soprattutto del Mitreo che si metterà ulteriormente in mostra dopo i lavori, finanziati con i fondi Mibact, di restauro, valorizzazione e nuova illuminazione del sito. Tutto questo mentre alcuni portoni dei palazzi nobiliari della città, che ospiteranno musica di intrattenimento e spettacoli, saranno aperti al pubblico per la degustazione dei piatti tipici delle epoche storiche oggetto di valorizzazione e con il personale in abiti d’epoca al fine di ricostruire l’atmosfera delle antiche locande dove soggiornavano i pellegrini e si ristoravano cittadini e viaggiatori dell’antica Capua. L’VIII edizione de “La Città sotto la Città”, per la quale rispetto alla precedente l’Ente municipale concorre per un fascia maggiore di finanziamento di 70.000 euro a valere sui fondi POC Campania 2014-2020, si svolgerà nel mese di maggio 2019 coprendo 4 weekend; anche per questo progetto, come per quello su Annibale, vi è stata la piena collaborazione fra l’Amministrazione Comunale ed il Polo Museale della Campania ed in particolare con la direttrice del Museo Archeologico Dott.ssa Ida Gennarelli. La grande ricchezza di testimonianze archeologiche e storico-culturali di Santa Maria Capua Vetere, dalle quali si ricava una costante lettura a trama multipla della città e capaci di offrire ogni volta a cittadini e visitatori un nuovo motivo di visita, consentirà di focalizzare le attenzioni della VIII edizione su temi decisamente innovativi rispetto agli eventi fin qui realizzati. L’edizione di maggio 2019 sarà infatti dedicata a “I culti nella spiritualità della Capua antica e cristiana”. Non a caso la tradizione fortemente religiosa, legata al mistero della procreazione, è confermata dal culto per le Matres risalenti al VI/III sec. a.C., dal culto di Diana Tifatina e dal culto mitraico di cui l’antica Capua, città metropolitana e cosmopolita, non poteva non essere interessata tanto che proprio il Mitreo, risalente al I sec. d.C., è il più antico d’Occidente tra i più importanti rinvenuti. La tradizione cristiana ci racconta poi del passaggio di San Pietro, proveniente da Antiochia e diretto a Roma, che lasciò a Capua il vescovo Prisco per evangelizzare il territorio. Dal 64 d.C., anno presunto del martirio di Prisco, decine furono i martiri che gettarono le fondamenta della Chiesa cristiana in Capua Antica, a tal punto che nel 392 in città si tenne un fondamentale sinodo di Vescovi che affermò il dogma della verginità di Maria “Deipara”. Un evento di tale importanza che venne ricordato anche dal Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione del XVI centenario (1992) durante la visita alla città di Santa Maria Capua Vetere. “Mi piace rilevare che Capua Antica – disse il Pontefice – è essa stessa la Città della Vergine: da secoli il nome di Maria è congiunto al nome della Città”. Il programma prevede un articolato sistema di visite guidate, rappresentazioni teatrali e mostre nonché la presentazione dei piatti tipici di ogni periodo storico per un evento che accompagnerà i visitatori alla scoperta del culto religioso lungo un percorso articolato in due periodi storici: il periodo dei culti nell’antichità e il periodo del culto della Vergine Maria, dal 64 d.C. al 1950, anno di incoronazione dell’Assunta. Le visite guidate riservano tantissime sorprese: nell’itinerario sono infatti previste anche quelle, rigorosamente teatralizzate, ai sotterranei del Duomo, ai cimiteri delle Cappelle San Francesco e della Morte nonché al cimitero sotterraneo della Chiesa di San Giuseppe in via Latina dove venivano seppelliti i condannati a morte. Un programma ricco di eventi anche grazie al prezioso e costante contributo alle iniziative culturali di Vincenzo Oliviero con il mese di Maggio che diventa sempre più mese della cultura per la Città, anche grazie ad un ulteriore ed autonomo progetto che vedrà l’Amministrazione operare in sinergia con la Soprintendenza ed in particolare la Responsabile Archeologica Dott.ssa Antonella Tomeo per la valorizzazione e promozione delle bellissime ed affascinanti Domus della città.
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