(f.n.) – Ricordate le tre signore sorprese a maneggiare le carte nell’uffico di Iovino?, bene sono state assunte…ma lasciamo spazio ad un doveroso commento preventivo…Quando lo “scuorno” diventa un vezzo e l’arroganza del potere un modo di essere, di cosa dovremmo meravigliarci?,…come se in questa città qualcosa potesse ancora destare meraviglia… La sconfitta di una comunità si legge nelle parole slegate che si arrampicano lungo i pilastri dell’unica certezza riconosciuta: l’approssimazione del pensiero politico, sia esso spocchiosamente enunciato dalle forze di governo, sia esso faticosamente sincopato dalle forze di opposizione. Da una parte i numeri e dall’altra le chiacchiere… a nessuna delle due parti, del resto, spetta il diritto di decidere sui fatti concreti, che in sostanza sono un’esclusiva del baronato dei funzionari. La storia politico-amministrativa post tangentopoli, di questa città, infatti è “parva res”… ma nel corso degli anni, in cui l’incapacità talvolta si è mescolata al malaffare, il ridicolo troppo spesso ha alimentato le cronache cittadine ed il monolito del potere conservatore degli uffici amministrativi, ha mortificato in più di un’ occasione la capacità di governo di qualche sindaco… non avevamo mai assistito, neppure nei tempi bui e ci sono stati, ad un crollo verticale dell’immagine politico-amministrativa della città. Oggi questa città chiude i battenti in faccia alla dignità e si raggomitola su se stessa preparandosi a chiedere l’elemosina…senza peraltro godere della coreografia della Corte dei Miracoli. In questa città non ci sono sindaci nè assessori, non ci sono consiglieri…nel senso figurato dell’auctoritas, in questa città c’è una specie di podestà plenipotenziario che si consente il lusso, non soltanto di decidere ciò che gli aggrada ma anche di mettere in ridicolo chi ha puntato il dito contro l’illegalità.
Marcello Iovino, colui che siede alla destra di se stesso e “alla bisogna”, anche a sinistra, sempre di se stesso. La vicenda che ha visto protagonista l’assessore Maddalena Corvino, circa tre mesi fa, è nota a tutti…quando l’assessore, allora delegata ai Servizi Sociali, entrò nell’ufficio del super dirigente Marcello Iovino e sorprese tre ex dipendenti dell’Aps Erga Omnes che maneggiavano le buste relative al rinnovo del contratto d’ambito, scaduto nel precedente mese di marzo…la città semi soporosa alzò il sopracciglio e attese…La Corvino denunciò l’accaduto, gravissimo, al segretario comunale Luigi Martino…la reazione del sindaco fu classica…un vero inno alla legalità ed un grido di furore contro l’illegalità… raddrizzò le spalle con orgoglio e con aria da giustiziere disse: la vicenda è grave…andremo fino in fondo…Veramente disse le stesse cose anche in occasione della polemica intorno alla cena kitch con discoteca alla Reggia, quando non si capiva bene chi avesse dato i permessi di transito agli invitati…”Ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica…”disse con impeto… Cose che si dicono e il sindaco le sa dire… anzi è un vero maestro della parola…Bene…da quel momento in poi sono cambiate molte cose, compreso la delega dell’assessore Corvino…l’unica cosa che non è cambiata è il potere di Marcello Iovino e l’acquiescenza circostante…Molte sono state le proteste e le contestazioni e non ci siamo fatti mancare neppure la paradossale scenetta della querela minacciata o effettivamente presentata dal re Iovino contro Maddalena Corvino, rea di avere anche soltanto pensato di pretendere la trasparenza e la legalità…Orrore!
Intanto, tra chiacchiere e rallentamenti ad arte del pensiero collettivo, l’onorevole Riccardo Ventre riportò la barra del timone a dritta e chiese ufficialmente al sindaco se non ritenesse necessario l’avvio di un procedimento disciplinare…il sindaco rispose che avrebbe posto a sua volta il quesito al segretario comunale e poi come al solito il pachiderma della burocrazia iniziò il suo lento corso….la gara a nascondersi dietro “i tempi” ebbe inizio ed ancora oggi non sappiamo chi l’ha vinta o chi la vincerà… le carte che il sindaco attende per rispendere ai quesiti dell’onorevole Ventre e di tutti coloro che hanno conservato la sana curiosità di vedere come andrà a finire questa storia, fino a ieri non erano ancora ufficialmente arrivate…ma erano intanto arrivate le novità … eccome…Mentre si sostiene che la gara famosa sia stata annullata il signor Marcello Iovino ha pensato bene di prodursi in tre determine per il contratto ad personam alle signore o signorine Casella, Calabrese e Ramella che pare siano le stesse signore o signorine sorprese dall’assessore Maddalena Corvino nell’ufficio dell’ineffabile signor Iovino, mentre “maneggiavano” le buste relative alla famosa gara…E non finisce qui …perché il signor Iovino si è prodotto anche in un triplo salto mortale e caduta libera in spaccata… dopo essersi librato con leggiadria sulle ali della fantasia amministrativa più sbrigliata…proprio ieri ha prodotto un avviso pubblico avente per oggetto al costituzione di una short list per l’affidamento di incarichi di collaborazione /professionali per la realizzazione dei servizi programmati nel Piano di Zona sociale dell’ambito territoriale C1…Ogni commento è superfluo ma sarà un piacere commentare nei prossimi giorni le caratteristiche principali della short list…Hasta la vista!