Il giornalista molisano vince per la sua inchiesta sull’ILVA di Taranto pubblicata su Left. A consegnare il premio Marco Damilano. A ottobre l’esordio in libreria con un’inchiesta che verrà pubblicata da Fandango Libri.
Carmine Gazzanni è stato premiato a Trepuzzi, Lecce, per la sua inchiesta sull’ILVA nel corso del prestigioso Premio giornalistico Maurizio Rampino, giunto alla sua XII edizione.
Il giornalista originario di Isernia, classe 1989, è stato insignito dell’importante riconoscimento da Marco Damilano, direttore dell’Espresso, per la sua inchiesta sull’ILVA di Taranto pubblicata su Left. “Quella di Taranto – commenta Carmine Gazzanni – è una storia drammatica, che dimostra cosa voglia dire vivere senza il supporto delle Istituzioni, intrappolati in un ingiusto ricatto: quello fra il diritto alla salute e al lavoro”. Nel suo lavoro, Gazzanni ha raccontato Taranto durante i wind day, ovvero nei giorni in cui
il vento sparge le polveri velenose del parco minerale per tutta la città, rendendo l’aria irrespirabile e paralizzandone la vita, a cominciare dalle scuole e dagli uffici pubblici che vengono puntualmente chiusi.
“Ho cercato – conclude Gazzanni, autore di inchieste per Left, Espresso e Narcomafie – di raccontare la rabbia, lo spaesamento, la miseria di chi si sente abbandonato dallo Stato, e di chi spera adesso di trovare una voce”.
Il giovane giornalista – già collaboratore per la nota trasmissione televisiva di Rai3 Presa Diretta – arriverà in libreria a inizio ottobre con il suo primo libro, un’inchiesta che promette di far discutere e che sarà pubblicata da Fandango Libri.