CASAGIOVE – Non si placano le polemiche tra la giunta e l’opposizione. Dopo le precisazioni e la richiesta di accertamenti delle responsabilità politico-amministrative per la perdita di finanziamenti avanzata dall’assessore Mario Melone, ora è il sindaco Roberto Corsale a mettere fine al lungo silenzio e a rispondere ai suoi vecchi sostenitori, passati all’opposizione.
“In merito al comunicato del gruppo consiliare “Casagiove nel cuore” con il quale, per l’ennesima volta, si afferma, con saccenza ed arroganza, di incapacità amministrativa la maggioranza di governo tale da determinare avvisi di garanzia per il sindaco Corsale, in particolare per la vicenda dell’alveo Parito a confine tra Casagiove e Casapulla, si precisa quanto segue:
mai negli anni si è assistito a tanta cinicità e disprezzo da parte di consiglieri comunali nei confronti della Istituzione sindacale soprattutto quando il sindaco, per qualsivoglia motivo, è stato raggiunto da un avviso di conclusione indagini, come nel caso di specie. Fermo restando che il sottoscritto attenderà fiducioso l’esito delle indagini perché nutre profonda stima e fiducia nei confronti dell’attività della Procura di Santa Maria CV, sicuro di aver fatto, assieme all’ufficio tecnico comunale, tutto quanto possibile per studiare e risolvere, anche con particolari e specifiche soluzioni tecnico idrauliche, la decennale problematica legata all’alveo Parito, c’è da sottolineare, e su questo invito il consigliere Danilo D’Angelo, sempre più avvolto da una smania di protagonismo senza misura che lo porta ormai ad inviare comunicati a raffica senza nemmeno controllare quanto gli viene propinato dai suoi consulenti, a svestire i comodi panni dell’inquisitore e tornare con i piedi a terra, ricordandosi del fatto che all’epoca dei fatti – maggio 2017 – lui era pienamente in sella alla tanto amata poltrona dell’urbanistica e dei lavori pubblici che ha lasciato oltre 1 mese dopo. A tal proposito, mi rivolgo direttamente a Lei, Egregio consigliere d’Angelo, dicendole che il suo sogno nel cassetto di fare il sindaco è legittimo e glielo auguriamo tutti di raggiungerlo, un domani molto lontano, ma la sua smania di potere (e non certamente la mia, visto che quando le è stata proposta una delega diversa dai lavori pubblici lei ha organizzato il golpe per commissariare la Città solo ed esclusivamente per ego e la sua smisurata ambizione personale, basterebbe rendere pubblico il traffico telefonico dell’epoca con tutti i consiglieri di opposizione invitandoli a dimettersi) dicevo, la sua smania di palcoscenico o di potere, faccia Lei, non deve farle perdere di vista la realtà dei fatti ed anche le Sue corresponsabilità nella gestione della cosa pubblica, e, soprattutto non dovrebbe mai perdere il senso ed il rispetto per le Istituzioni.
Concludo, evidenziando che da molti mesi i consiglieri del gruppo Casagiove nel cuore, inondano gli uffici di richieste di copie atti, richieste legittime, per il corretto svolgimento del mandato di consigliere comunale, ma il quesito che nasce spontaneo e per il quale mi rivolgo a loro chiedendo una risposta è questo: perché quando vestivate i panni di amministratori non vi interessava avere accesso agli atti del Comune? Perché queste richieste iniziano subito dopo il vostro passaggio spontaneo nei banche della minoranza? Attendiamo riscontro”.