OSPEDALE, DIREZIONE STRATEGICA COMPRENSIVA & COMPIACENTE

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(f.n.) – C’è un tempo per tutto e per tutte le cose…compreso il tempo che dedichiamo alle ragioni presunte, che presiedono alle azioni apparentemente inspiegabili…poi viene il tempo in cui l’incontro con un uomo che piange la morte di un figlio, fa giustizia sommaria della considerazione che abbiamo concesso a chi ritiene che la vita degli altri, sia soltanto un episodio da superare in fretta e senza intoppi…poi viene il tempo in cui incontriamo un figlio che  racconta con la voce strozzata nella gola che, per un caso, solo per un caso, suo padre si è salvato, solo per un caso suo padre è stato miracolosamente sottratto all’incapacità con la erre moscia ed il tono strascicato… l’ensemble paludato in un camice longuette…poi viene il tempo in cui comprendiamo di avere concesso spazi incredibili a quelle che, altro non erano, se non le smanie carrieristiche di chi farebbe la sua brava figura in una Gelateria del Corso…e allora ripercorriamo a ritroso la valanga di notizie, i book fotografici, gli appunti che abbiamo ritenuto di accantonare pietosamente… ma che restano comunque a testimonianza di alcuni vergognosi spaccati del quotidiano ospedaliero che, per forza o per convenienza o per quieto vivere o per abitudine al dolore ed alla morte, vengono tutelati da chi gestisce il potere…quel potere che, dal centro, si trasferisce appunto nelle periferie o reparti, attraverso il silenzio complice di chi, facendo finta di niente, consente a qualcuno di fare i propri porci comodi e soprattutto farli fare a qualche favorito o favorita…i quali non interessano nella loro funzione di favoriti, ma interessano e molto, nella loro funzione di incompetenti, “piazzati” in posizioni sensibili…e soprattutto,… protetti da una direzione generale che fa finta di niente e che gioca con la scatola del piccolo investigatore, invece di attivarsi nel controllo della sagra della Klebsiella e del Colstridium difficile…(con lo Pseudomonas ormai andiamo a pescare i pesci rossi nella vasca in fondo al parco, sempre se Patitucci si darà una mossa per renderla agibile). Ebbene… signora Tetta della Sanitaria in fondo al Viale, da quanto tempo non veleggia dalle parti della Rianimazione?…, comprendiamo che se ne tenga a distanza …ma si è interrogata per caso sul fatto che anche altri se ne tengano a  distanza e… detto tra noi…nessuno  voglia andare in quella specie di zona protetta ad usum delphini? Noo?, non le risulta neppure che si trasferiscono alcuni “malati puliti” nella terapia intensiva cardiochirurgica per evitare che chi ha ancora una possibilità residua di sopravvivenza, se la “fumi” in Rianimazione?, non le risultano neppure le smargiassate in progress di qualche cocodè che deve imparare?…ebbene… ma cosa aspettate ancora, prima di chiudere la rianimazione?, e soprattutto rimettere gli anestesisti al loro posto, senza smistarli nelle sale operatorie perché qualcuno non può essere disturbato… Cari signori della direzione strategica della compianta Aorn, essere consapevoli che su una certa amena questione ride a crepapelle tutto l’Ospedale, non è un motivo sufficiente per tirare i remi in barca e provvedere a ripristinare ordine e regole?, stiamo giocando con la vita degli altri…la vostra carriera non vale la vita di un essere umano…e adesso continuate pure a giocare con i lego…uno sull’altro… uno sull’altro…guardate che bella torre di “monnezza” siamo riusciti a tirar su…manca il gallo che fa chicchirricchi! Vergognatevi e andate a controllare gli arresti cardiaci in rianimazione da cosa sono provocati. E dovremmo salutarvi?…,ma per favore!