BRUXELLES – Si è svolto ieri – per iniziativa dell’Europarlamentare Nicola Caputo – il primo incontro in assoluto mai organizzato al Parlamento Europeo sul Diabete Tipo 1, una patologia “minoritaria” (caratterizzata dalla mancata produzione di insulina nelle cellule pancreatiche), che colpisce 150.000 italiani e 2 milioni di europei contro la vastissima platea dei diabetici Tipo 2 (60 milioni in Europa, soprattutto adulti con deficit parziali di insulina o mancato funzionamento della stessa, noto come insulino-resistenza). Protagonista della giornata MONICA PRIORE, nuotatrice di orgine pugliese, diventata testimonial nazionale di tutti i pazienti con diabete tipo 1 e protagonista di imprese simboliche come la traversata a nuoto dello stretto di Messina (prima diabetica a cimentarsi nella prova), a dimostrazione della possibilità di poter condurre una vita normale o anche di compiere imprese sportive eccezionali senza che il diabete diventi una limitazione della qualità di vita di chi ne è colpito. Tra gli speakers personalità del mondo della ricerca scientifica, tra cui il Prof. Geremia Bolli dell’Università di Perugia e il Prof. Sehnaz Karadeniz Presidente della International Diabetics Federation (IDF), oltre ad esponenti dei più alti livelli delle istituzioni europee come Martin Seychell, Direttore Generale per la Salute della Commissione Europea insieme ad europarlamentari di ogni nazionalità e appartenenza politca. Presente anche il mondo delle imprese (Lilly, Sanofi e Theras Group) e delle organizzazioni sanitarie (EASD associazione europea per lo studio del diabete e FEND federazione internazionale infermieristica). “Il nostro obiettivo – ha spiegato Nicola Caputo – è quello di migliorare lo stile di vita dei pazienti che soffrono di diabete di tipo 1. Ho chiesto alla Commissione maggiore impegno nella ricerca, più supporto alle famiglie dei bambini diabetici, che molto spesso vengono lasciate sole dalle Istituzioni e sono costrette loro malgrado a compromettere la situazione lavorativa per dare assistenza al proprio figlio; e normative chiare per l’inserimento del bambino diabetico nel tessuto sociale combattendo ogni forma di ignoranza e discriminazione”. Tra le proposte emerse dalla giornata, la richiesta di attivazione di un registro europeo del diabete Tipo 1 per consentire una migliore definizione del target e del managament della malattia ed evitare le complicanze (ipoglicemiche) che esitano in ricoveri ospedalieri, responsabili del 49% dei costi sanitari ed indice di una cattiva gestione della patologia. Esito finale della giornata la proposta avanzata dall’Europarlamentare Nicola Caputo di dar vita ad una “Coalizione per il Diabete” che riunisca tutti gli attori (scienza, istituzioni, imprese, associazioni e pazienti, mondo della comunicazione e della formazione) in grado di generare un valore aggiunto per la qualità di vita dei diabetici in Italia e in Europa.